Politica
18 Settembre 2020
Interpellanza dei consiglieri comunali dem sul degrado del complesso monumentale e sullo stato dei progetti per il suo recupero

Chiostri di San Benedetto abbandonati, Pd: “Il Comune che intenzioni ha?”

di Redazione | 2 min

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I due grandiosi chiostri cinquecenteschi del complesso monumentale dell’ex monastero di San Benedetto giacciono ancora in uno stato di abbandono e il gruppo Pd in Consiglio comunale vuole sapere quali siano le intenzioni dell’Amministrazione comunale in merito.

Una situazione, quella dei chiostri (un complesso di proprietà dello Stato), che vede cumuli di macerie e crolli di parte della copertura, buchi e vegetazione attorno al colonnato, ma che nelle passate legislature si era cercato di risolvere avviando con l’Amministrazione statale progetti di recupero della struttura, più volte finanziati e poi sospesi. L’ultimo progetto finanziato – come ricordano i consiglieri dem Aldo Modonesi, Caterina Ferri, Deanna Marescotti e Francesco Colaiacovo – prevedeva di riqualificare e recuperare la struttura per ospitare la sede dell’Agenzia delle Entrate, con un finanziamento da 12 milioni di euro, tanto che già a fine 2018 erano partite le prime procedure di appalto. “L’ultimo atto conosciuto – spiega il gruppo Pd in un’interpellanza sul tema – è quello relativo al bando per la “Verifica della progettazione esecutiva dei lavori di restauro Ex Convento San Benedetto”, gara bandita dal Provveditorato interregionale per la Lombardia e l’Emilia-Romagna, e che scadeva il 30 aprile 2019, quindi ancora nella legislatura passata”, aggiungendo che l’allora consigliere regionale e oggi sindaco Alan Fabbri due anni fa dichiarò solennemente che “l’Agenzia delle entrate si cerchi la sede altrove, ed eviti di farsi ‘regge’ con i soldi dei
cittadini. Il monastero via Porta Po consegniamolo ai turisti, agli studenti, alla città. Mai al fisco”.

Le richieste del Pd contenute nell’interpellanza sono diverse. Innanzitutto si vuole sapere “se in questi 15 mesi di governo della città si siano mantenuti i contatti con l’Agenzia delle Entrate per monitorare sia lo stato di avanzamento delle procedure di gara che la situazione di messa in sicurezza della struttura”. Inoltre “se le procedure di gara siano sospese o tuttora in corso, e quali siano le tempistiche individuate per arrivare all’apertura dei cantieri”, ma anche “se sia ancora attuale il progetto di ubicare gli uffici dell’Agenzia delle Entrate presso i Chiostri di San Benedetto una volta conclusi i lavori o se l’Amministrazione comunale, seguendo le indicazioni date due anni fa dal sindaco Fabbri, non si sia attivata per individuare una sede diversa per l’Agenzia delle Entrate e un progetto alternativo per il recupero e l’utilizzo dei Chiostri di San Benedetto per consegnarli “ai turisti, agli studenti, alla città””.

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