Attualità
5 Settembre 2020
Plauso di Franceschini e Azzolina. L'Amministrazione estense consegna le chiavi della sede: “Orgogliosi"

Cinema, il progetto della filiera creativa ferrarese presentato a Venezia

di Redazione | 4 min

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Al festival di Venezia arriva anche il plauso di due ministri e del presidente della Regione Emilia-Romagna per il progetto “Ferrara la città del cinema”, la filiera creativa per futuri professionisti del cinema che ha in Ferrara e nel suo territorio la propria ‘capitale’ presentata questa sera al lido, nel contesto delle iniziative della Biennale.

Nel territorio ferrarese ha infatti trovato sede, appunto, una intera ‘filiera’ del cinema fondata dal ferrarese Stefano Muroni: la scuola d’arte cinematografica Florestano Vancini, il centro preformazione attoriale, la Tenda summer school, campus internazionale (l’anno scorso contava 100 allievi da 5 continenti), una società di produzione, Controluce, che ha distribuito il film sul terremoto nell’Emilia, ha coprodotto documentari per Rai2, due web serie con l’Enciclopedia Treccani e il film su Don Giovanni Minzoni, tutti con allievi delle scuole.

Ancora, la filiera conta anche una struttura di comunicazione e marketing e, presto, un’agenzia cinematografica per giovani talenti. Un’impresa creativa che oggi ha 30 collaboratori per 130 studenti e altrettante famiglie coinvolte, che ha incassato plauso trasversale e, ai massimi livelli, dalle istituzioni.

Il ministro Dario Franceschini in un messaggio scritto ha posto l’accento sulla “ricchezza del tessuto culturale del territorio”, porgendo a tutti il proprio “incoraggiamento a proseguire lungo una strada capace di portare crescita, sviluppo e lustro alla nostra amata città”.

Per la collega di governo Lucia Azzolina il progetto della filiera creativa “contribuisce al ritorno alla piena attività del nostro sistema di istruzione e formazione, sia nel campo artistico e teatrale che nell’ambito tecnico e professionale”.

”Ferrara non è solo il cinema del passato ma si candida legittimamente a luogo del cinema del futuro”, ha fatto sapere il presidente della Regione Stefano Bonaccini, sottolineando il sostegno della Regione alle produzioni attraverso la Film Commission. Di futuro parla anche il direttore generale Cinema e audiovisivo del Ministero per i beni e le attività culturali Nicola Borrelli: “La città guarda al futuro”, creando “un circolo virtuoso, dalla preparazione alla produzione”, che sarà ”rappresentativo per altri territori”.

“Non c’è una città più legata al cinema di Ferrara. Ferrara è una città del cinema più di ogni altra, è una capitale più importante di Venezia”, ha detto Vittorio Sgarbi, rivelando: “Non avevo mai incrociato in una mostra del cinema di Venezia una giornata così perfetta, con un’atmosfera così festosa”.

Sgarbi ha spiegato: “Ferrara è uno spazio cinematografico e, come avvenuto con la pittura metafisica di De Chirico, torna protagonista, diventa icona, sostanza, spazio. Ha una potenza che parla nel silenzio e parlerebbe anche senza attori. Posso dire con orgoglio: la prima città del cinema al mondo è la mia città”.

Nel corso del pomeriggio l’assessore del Comune di Ferrara Angela Travagli ha simbolicamente consegnato le chiavi della palazzina che il Comune ha riservato al progetto (area ex Mof di Ferrara) a Stefano Muroni, attore e fondatore della scuola d’arte cinematografica Florestano Vancini e del centro preformazione attoriale. Il vicesindaco Nicola Lodi, portando i saluti del primo cittadino di Ferrara Alan Fabbri si è detto “onorato e orgoglioso che il progetto sia arrivato nella cornice più prestigiosa: quella della 77esima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia”.

“Orgoglio” lo ha espresso anche l’assessore Travagli: “Siamo fieri di aver trovato una sede al progetto. Un giovane professionista come Muroni e la sua squadra hanno scelto di investire le loro professionalità sul nostro territorio, e questo contribuisce a renderlo più attrattivo per i ragazzi di tutto il Paese, e non solo, e a creare opportunità e indotto”.

L’assessore comunale Marco Gulinelli ha rimarcato l’ importanza “della memoria storica del cinema che deve rivivere insieme a tutti gli autori che hanno toccato il nostro territorio come Antonioni, Vancini, Petri, Rossellini, Visconti, Zurlini e tantissimi altri. Nomi che ci rimandano all’importanza del cinema a Ferrara e provincia. Qui oggi ci sono famiglie che affideranno i propri figli al nostro territorio e qui daranno l’indirizzo alla loro vita”.

Tantissimi i partner del progetto: Comune di Ferrara, altri 13 Comuni del territorio e la Provincia, Regione, Film Commission, Mibact, la Fondazione Teatro Comunale di Ferrara, Associazioni di categoria, Cna, Camera di Commercio, Confindustria, Istituto di storia contemporanea, Università di Ferrara, Borgatti e teatro di Cento, Cinepark Apollo, la Fondazione Carlo Rambaldi. 

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