Attualità
31 Agosto 2020
Si è spento all'età di 58 anni dopo aver dedicato la sua vita alla fotografia e all'arte. Il cordoglio del sindaco: "Addio a un uomo di grande cultura"

Ferrara in lutto per la morte di Andrea Samaritani

di Redazione | 2 min

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Il mondo della cultura ferrarese è in lutto per la scomparsa di Andrea Samaritani, l’apprezzato fotografo, artista e regista centese venuto a mancare all’età di 58 anni appena compiuti, al termine di una lunga malattia che lo aveva debilitato nel fisico ma non nello spirito.

Ha lasciato Ferrara facendo la cosa che amava di più: fotografare gli scorci e i personaggi della sua città.

La settimana scorsa infatti era sul set di “Lei mi parla ancora” per immortalare le riprese del nuovo film di Pupi Avati. Le sue condizioni si erano aggravate negli ultimi giorni, tragicamente in occasione del suo compleanno festeggiato il 27 agosto.

Fotoreporter dal 1985, ha dedicato la sua intera vita alla fotografia e all’arte in generale, esprimendosi in diverse discipline: giornalismo, grafica, pittura, regia video e location manager. Non a caso aveva la capacità e la sensibilità di trasformare ogni suo scatto in un’opera d’arte.

Per queste sue doti umani e professionali, è stato scelto dalle principali riviste dell’editoria italiana ed europea, tra cui Bell’Italia, Dove, I Viaggi del Sole 24 ore, Io Donna, Il Venerdì, Sette, La Repubblica, La Stampa, L’Espresso, Panorama e Qui Touring. A livello locale, tra una campagna fotografica e l’altra in giro per l’Italia anche per conto di prestigiosi enti pubblici e privati, ha collaborato con La Nuova Ferrara e Il Resto del Carlino.

Ha pubblicato più di 80 libri fotografici come autore e sue immagini sono contenute in più di 350 volumi di storia e di arte. Con le sue fotografie sono stati realizzati più di cento manifesti e 400 copertine di riviste e libri. Sue fotografie sono conservate in tantissimi archivi comunali, provinciali e regionali, sovrintendenze, editori, centri studi, e fondazioni culturali in tutta Italia.

I suoi cento scatti migliori sono raccolti nel suo ultimo libro, “L’occhio felice del fotoreporter”, pubblicato quest’anno da Edizioni Minerva per raccontare i suoi 35 anni di carriera. Oggi quell’opera suona come un testamento, un’eredità lasciata alla città che tanto ha amato e ritratto.

La notizia della scomparsa di Samaritani ha raggiunto anche il sindaco Alan Fabbri, poco prima della sua esibizione al concerto di chiusura della 33esima edizione del Ferrara Buskers Festival: “Diamo l’addio a un amico. La nostra musica oggi è per lui. Andrea era una persona speciale, un grande fotografo e un uomo di grande cultura. Abbraccio i familiari” è il messaggio di cordoglio del primo cittadino prima di salire sul palco.

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