Attualità
14 Agosto 2020
L'assessore regionale Donini dopo il provvedimento del Ministero: “Resta confermato l'obbligo di informare le autorità sanitarie dell'arrivo da quei Paesi”

Tampone ma niente isolamento per chi rientra da Croazia, Grecia, Malta e Spagna

di Redazione | 3 min

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Salta la quarantena ‘preventiva’ per chi rientra da Croazia, Grecia, Malta e Spagna in attesa dell’effettuazione del tampone per il coronavirus (Sars-CoV-2) e del suo risultato. C’è però l’obbligo per chi torna di informare le autorità.

“Sul tema relativo ai rientri da Croazia, Grecia, Malta e Spagna, questa mattina abbiamo fatto il punto con il Ministero della salute su alcuni aspetti dell’ordinanza emanata ieri – spiega l’assessore regionale alla Salute Raffaele Donini -. Naturalmente condividiamo l’impianto del provvedimento, che avevamo discusso, e per certi aspetti anticipato, insieme ieri. Abbiamo convenuto con il Ministero che, per quanto ci riguarda, i test che verranno fatti all’arrivo dai Paesi citati nell’ordinanza del ministro sono da considerarsi come una indagine epidemiologica. Per questo, non si prevede l’isolamento fiduciario della persona né per quanto riguarda il periodo di attesa per essere sottoposto a tampone, né per quanto riguarda l’attesa di ricevere l’esito del test”.

“Resta confermato l’obbligo di informare le autorità sanitarie dell’arrivo da quei Paesi, per essere poi sottoposti al test – spiega ancora l’assessore -. Faccio ancora un appello all’osservanza di tutte le norme di prevenzione, dal distanziamento, all’uso della mascherina, al lavaggio frequente delle mani”.

Operativamente, chi  a partire dagli ultimi 14 giorni ha soggiornato o è transitato in Croazia, Grecia, Malta o Spagna deve comunicare il proprio ingresso in Italia al dipartimento di Sanità Pubblica dell’Azienda Usl competente per territorio, oppure utilizzare l’apposita piattaforma regionale.

Per l’Emilia Romagna, la piattaforma è già stata utilizzata da una trentina di persone, ed è disponibile a questo indirizzo; bisogna specificare i motivi del rientro e il Paese dal quale si rientra. Dopodiché si verrà contattati dal personale del Dipartimento che comunicherà data e luogo di effettuazione del tampone. L’Azienda Usl di Bologna ha realizzato, sul proprio sito, un format che consente di prenotarlo direttamente.

Si sta lavorando per poter effettuare quanto prima tamponi al “Marconi”, all’arrivo dei voli. Giovedì c’è stato un incontro tra direzione generale Welfare, Salute e Cura della persona della Regione, Azienda Usl di Bologna e responsabile Usmaf (Ufficio di sanità marittima, aerea e di frontiera) dell’aeroporto. Si ritiene che nel giro di alcuni giorni sarà possibile avviare quest’attività, tenendo conto di tutte le necessità di sicurezza dello scalo in quanto tale.

La finalità dell’obbligo, stabilito dall’ordinanza del ministero della Salute, di comunicazione per chi rientra da uno dei quattro Paesi è motivata dalla necessità di limitare la diffusione del virus Sars-CoV-2. Per questo motivo, si richiede di sottoporsi a test molecolare o antigenico, tramite tampone, nelle 72 ore antecedenti all’ingresso nel territorio nazionale – presentando l’attestazione di avvenuta effettuazione con relativo esito -, oppure al momento dell’arrivo in aeroporto, porto o luogo di confine. Oppure, ancora, entro 48 dall’ingresso nel territorio nazionale presso il dipartimento di Sanità pubblica della propria provincia/città metropolitana di residenza o domicilio.

L’esito sarà comunicato, entro 24 ore dall’effettuazione, dal dipartimento di Sanità Pubblica e disponibile nel proprio Fse (fascicolo sanitario elettronico). In caso di test positivo scatterà la quarantena; in caso di test negativo non sarà prevista.

(articolo aggiornato dopo la pubblicazione iniziale)

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