Gentile Direttore,
leggo l’articolo di estense.com e ho reazioni contrastanti.
Non so se sono più adirata per la spegiudicatezza del personaggio o sopraffatta da ilarità per la completa assenza di senso del ridicolo da parte dello stesso.
Come accade sempre quando è in difficoltà, il sig. Lodi …. la butta in caciara.
Cerca di sviare il discorso tirando in ballo “quelli che c’erano prima”.
E’ ormai più di un anno che il sig. Lodi percepisce lauti stipendi.
Se fosse stato davvero orgoglioso di fare “il suo dovere di cittadino e di contribuente” , avrebbe iniziato già da tempo a pagare i suoi debiti.
Se fosse stato davvero orgoglioso di far fronte ai debiti contratti nel passato, avrebbe accettato di corrispondere 1/6 del dovuto (soltanto un sesto!!!) per sanare le sue pendenze.
E invece no!
E’ stato necessario OBBLIGARLO a restituire i suoi debiti con un atto coercitivo del Giudice: un pignoramento.
Pignoramento: processo esecutivo di espropriazione forzata dei beni del debitore.
Non c’è proprio di che vantarsi ad essere sottoposto ad un pignoramento quando i soldi li hai ma non li vuoi spendere per onorare i tuoi debiti.
E per sviare l’attenzione dal tema che fa?
Chiama in causa chi ha amministrato precedentemente la città: gente che, secondo lui, “è nata con la camicia e fa parte della casta”, contrapposta a lui che ha le stigmate dell’uomo che ha sofferto e che pertanto conosce le sofferenze della gente .
Il sig. Lodi non sa di chi parla, o meglio, lo sa ma, dato che è perennemente in campagna elettorale, deve comunque cercare di denigrare altri, che ritiene antagonisti.
Se appartenere alla casta vuol dire essere persone con più spiccato senso dell’onore e della dignità personale, allora si, siamo casta.
Ma sappia che siamo in tanti ad aver avuto debiti, siamo in tanti ad aver dovuto affrontare grossi problemi nella vita. Non siamo tutti nati e cresciuti nella bambagia. Abbiamo affrontato privazioni, sacrifici, anche con difficoltà a mettere insieme due pasti al giorno. Ma ci siamo rimboccati le maniche, abbiamo lavorato dignitosamente per risolvere le situazioni critiche.
Perciò caro Lodi, parla per te!
Patrizia Bianchini
Una di “quelli che c’erano prima”