Attualità
2 Agosto 2020
Il test dell’apertura al 1° agosto non convince i negozianti. L'afa disincentiva gli acquisti più del Covid

Caldo e vacanze frenano il primo giorno di saldi

di Redazione | 3 min

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di Andrea Profili 

Nessun assedio ai negozi del centro storico nel primo giorno di saldi estivi, posticipati per quest’anno a partire dal 1° agosto invece che ad inizio luglio. Le alte temperature e le tante persone già in vacanza, di fatto, bocciano il test della nuova data, almeno per quanto riguarda la prima giornata. Situazione destinata a non migliorare nel pomeriggio, con piazza Trento e Trieste chiusa per consentire lo svolgimento del concerto tributo a Morricone del Ferrara Summer Festival, limitando dunque l’affluenza alle vie limitrofe commerciali del centro.

Esperienze diverse da parte dei commercianti intervistati, ma generalmente concordi sulla poca efficacia del periodo scelto per l’apertura dei saldi come prima causa della poca affluenza, piuttosto che ad un calo delle vendite a causa del Covid: i numeri maggiori sono stati registrati infatti proprio nei giorni successivi alla riapertura dei negozi a quarantena finita.

L’affluenza maggiore si è vista in via Bersaglieri, in particolare nei negozi di abbigliamento intimo femminile, con persone in coda fuori dai locali per via delle norme anti Covid, ma è una situazione non diversa rispetto a qualche giorno fa e riscontrabile anche in periodo non promozionale. Meglio dunque i negozi di abbigliamento femminile rispetto al maschile.

“Avremmo preferito fare i saldi prima – raccontano Chiara ed Isabella del negozio di abbigliamento Nanà in via Mazzini –. Nonostante oggi ci sia stato qualche cliente in più rispetto a ieri, il caldo di agosto non aiuta. Non avevamo grande attesa per questo primo giorno di saldi, perché sapevamo che il periodo non sarebbe stato dei migliori. Fortunatamente siamo ripartiti molto bene dopo la quarantena, con una notevole affluenza di clienti; la gente aveva voglia di uscire e spendere, nonostante l’abbigliamento non fosse un bene di prima necessità”.

Rimanendo in via Mazzini, non una giornata così diversa dalle altre per La Bottega Abbigliamento, constatando anzi un calo delle presenze rispetto al primo giorno di saldi estivi dello scorso anno, dovuto in parte al caldo, in parte alla viabilità modificata nel pomeriggio per il Ferrara Summer Festival, ma anche a causa del periodo post Covid non favorevole, con un disinteresse generale verso le spese non strettamente necessarie come l’abbigliamento maschile di qualità.

Per quanto riguarda le calzature, un noto negozio del centro che ha preferito rimanere anonimo, evidenzia sì un numero maggiore di presenze, ma non il boom che ci si potrebbe aspettare da un primo giorno di saldi, anche per via delle vendite promozionali libere già da tempo.

Concordi anche le testimonianze di Sabrina Bussolari di Black Cat in via San Romano e delle negozianti di Persona by Marina Rinaldi in piazza Trento e Trieste: periodo sfavorevole per un primo giorno di saldi, con vendite incrementate nei primi giorni di riapertura post quarantena piuttosto che al 1° agosto. Buon inizio invece per il Paradiso delle Calze di via Mazzini, anche se l’inizio dei saldi non è stato un evento particolarmente atteso, avendo avuto un buon giro di affari anche nel periodo post Covid, specialmente per prodotti come calze e pigiami.

Infine, uno sguardo al mondo dell’ottica con la testimonianza della responsabile di negozio di Salmoiraghi e Viganò in Corso Martiri della Libertà: “Non ho visto un’affluenza maggiore rispetto ad altri giorni – spiega Giulia Ferroci – anzi, in questi giorni molte persone sono già andate in vacanza. Rispetto ad oggi, le vendite maggiori sono state fatte in pieno lockdown e nei primi giorni di graduale ripresa: essendo l’ottica una delle categorie di negozi rimaste aperte durante la quarantena, molte persone che avevano voglia di uscire di casa e di spendere sono venute a farsi un regalino. In quelle settimane di maggio abbiamo lavorato molto di più rispetto ad una situazione normale”.

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