Morti sul lavoro, Ferrara tra le province più sicure dell’Emilia-Romagna
Nella fotografia degli infortuni mortali sul lavoro in Emilia-Romagna nei primi dieci mesi del 2025, Ferrara si distingue come una delle realtà più virtuose
Nella fotografia degli infortuni mortali sul lavoro in Emilia-Romagna nei primi dieci mesi del 2025, Ferrara si distingue come una delle realtà più virtuose
Dopo le presentazioni de “La Tua CER Argenta” di luglio e settembre, nella mattina del 9 dicembre il sindaco Andrea Baldini assieme all'assessora Nadia Cai ha incontro alcuni imprenditori che sono entrati nella Cer
Un murales dedicato al progetto “Rinascita” del post alluvioni è stato realizzato i ragazzi della comunità educativa “Ca’ Ferro”
Pochi giorni fa, di fronte a Commissari esterni e a un esperto dei processi valutativi interno, si sono conclusi gli esami per la Qualifica di Operatore Socio Sanitario presso l’Istituto Superiore “Rita Levi Montalcini” di Argenta
Circa 1.500 chilometri di fiumi sotto esame, da Bologna a Rimini lambendo Ferrara. Un corposo lavoro di aggiornamento del quadro conoscitivo, imprescindibile dopo l’alluvione di maggio 2023, per la tutela del territorio e delle comunità che lo abitano, individuando, asta fluviale per asta fluviale, gli interventi che contribuiscono a garantire la messa in sicurezza
Argenta. I furbetti dei buoni spesa: una razza di opportunisti questa mai in estinzione, ma che si è evoluta in barba anche al Covid 19. Come? Approfittando cioè dell’emergenza sanitaria avrebbero fatto carte false.
Ovvero: stando a delle verifiche postume, non risulterebbero in possesso dei requisiti necessari per accedere al bando. E avrebbero così impropriamente intascato i contributi destinati all’acquisto di generi alimentari o di prima necessità distribuiti ai bisognosi, messi ancor più in difficoltà economiche dal virus.
Se ne sa qualcosa anche ad Argenta, dove la Guardia di Finanza, così come in altri Comuni della provincia di Ferrara, ha avviato d’ufficio una serie di controlli a tappeto per appurare se coloro che hanno beneficiato di tale agevolazione, erogata nel periodo del lockdown dal Comune su stanziamento del governo Conte, ne avessero pienamente diritto. Ebbene, gli accertamenti avrebbero evidenziato delle anomalie.
Sotto la lente di ingrandimento delle Fiamme Gialle estensi sarebbero infatti finite 13 famiglie che hanno usufruito del sostegno: un bonus variabile da 125 a 400 euro in base ai componenti del nucleo famigliare e spendibile nei negozi convenzionati.
Casi sospetti dunque, soggetti a possibili segnalazioni di natura penale da inoltrare alle autorità competenti, per i quali il sindaco Andrea Baldini, chiamato dai finanzieri per fornire ulteriori dettagli sull’iter di assegnazione di tale forma di sussidio straordinario, ha già messo le mani avanti. E ha annuciato che “l’Amministrazione ha deciso di adottare un provvedimento di autotutela che avrà come fine quello di procedere al recupero delle somme che dovessero essere state indebitamente percepite».
In tutto su 655 richieste 116 sono state escluse, il resto esaudite. «Ma durante la pandemia – aggiunge in sintesi il primo cittadino – il Comune ha dato anche risposte diverse e con altri criteri: ad esempio la distribuzione di borse di spesa o pasti al domicilio anche a persone sotto sorveglianza sanitaria, oltre agli aiuti domiciliari gestiti dall’Asp locale”. Il tutto mentre, al di là dell’emergenza dovuta all’infezione, e in collaborazione con la “Coop La Pieve” e le derrate raccolte dal “Banco Alimentare”, i servizi sociali seguono solitamente 71 famiglie, fornendo loro, al momento, una capacità assistenziale valida sino a fine luglio.
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