Extinction Rebellion simula le morti da inquinamento
Flash mob sul Listone del movimento ambientalista: “L’aria appartiene a tutti”
di Jonatas Di Sabato
Prima manifestazione del gruppo ferrarese di Extinction Rebellion, il movimento ambientalista mondiale, che giovedì 8 luglio alle ore 19 e 20, in piazza Trento Trieste, ha eseguito un flash mob per aumentare l’attenzione dei cittadini sulle problematiche legate all’inquinamento atmosferico.
Vestiti tutti di bianco, gli attivisti hanno “simulato” la morte di ognuno di loro mentre un membro elencava tutte i danni e le conseguenti malattie causate dall’inquinamento ed anche le principali fonti di danni come gli allevamenti intensivi, i trasporti mal gestiti e gli inceneritori.
La performance ha poi visto “resuscitare” ogni attivista, il quale ha elencato tutte le possibili soluzioni proposte dalla “Rete per la Giustizia Climatica” all’amministrazione comunale, tra le quali: chiusura del centro storico alle auto, trasporto pubblico gratuito e più piste ciclabili. Anche il pubblico presente, incuriosito dalla scena, ha seguito con interesse applaudendo sul finale i ragazzi e le ragazze protagonisti dell’azione.
A fine della manifestazione il portavoce estense del movimento Matteo Graldi ha aggiunto alla stampa: “Siamo un territorio che subisce quotidianamente i danni prodotti dall’inquinamento dell’aria, con continui sforamenti delle PM 10 e PM 2.5. La Pianura Padana è tra le aree più inquinate d’Europa e quindi non possiamo più rimandare: dobbiamo agire, ora! Questo riguarda tutti senza distinzione e per questo siamo scesi in piazza per ribadire un concetto semplice ma non banale: l’aria appartiene a tutti e tutti dobbiamo pretendere di avere una qualità della stessa che non ci accorci la vita”.
Sulle motivazioni di questa manifestazione ha poi aggiunto: “Abbiamo sentito l’esigenza di scendere in piazza anche per far sapere a chi è sensibile a questi temi che ci siamo ma ci rivolgiamo anche a chi non ha a cuore queste problematiche per sensibilizzarli ed avvertirli dei pericoli che tutti corriamo. Un futuro diverso è possibile, basta cambiare rotta”.