“Il lancio della vespa samurai è un passo determinante nella lotta alla cimice asiatica che da anni fa strage nei nostri campi”. Commenta così il presidente di Coldiretti Emilia Romagna, Nicola Bertinelli, il via ai lanci dell’antagonista naturale della cimice marmorata asiatica che solo lo scorso anno ha provocato danni nei campi per 740 milioni di euro colpendo pere, mele, pesche e nettarine, kiwi, ciliegi e piccoli frutti, albicocche, susine, nocciole, olive, soia, mais e ortaggi.
L’inizio della diffusione di quelli che saranno centinaia di migliaia di esemplari della minuscola vespa è avvenuto nell’azienda Fraulini di Modena, associata a Coldiretti. La cimice ha già iniziato ad attaccare i frutteti in un anno particolarmente difficile con l’addio ad un frutto su tre per il moltiplicarsi nel 2020 di eventi estremi, dal gelo alla siccità fino alla grandine.
La “cimice marmorata asiatica” arriva dalla Cina ed è particolarmente pericolosa per l’agricoltura – sottolinea la Coldiretti – perché prolifica con il deposito delle uova almeno due volte all`anno con 300-400 esemplari alla volta che con le punture rovinano i frutti rendendoli inutilizzabili e compromettendo seriamente parte del raccolto. Una vera emergenza per il nostro sistema produttivo perché capace di colpire centinaia di specie coltivate e spontanee e la sua diffusione interessa tutto il territorio nazionale, con danni che hanno colpito ben 48mila aziende agricole. La lotta alla cimice asiatica è particolarmente difficile perché è in grado di nutrirsi su oltre 300 specie diverse di vegetali, si muove molto per invadere sempre nuovi territori da saccheggiare ed è resistente anche ai trattamenti fitosanitari.
“Si tratta di un progetto di lotta biologica appena iniziato – evidenzia Floriano Tassinari, presidente di Coldiretti Ferrara – che si realizza a livello nazionale con ben 712 punti di diffusione nelle campagne di centinaia di migliaia di esemplari di vespa samurai, un minuscolo insetto di circa un millimetro che proviene da oriente come la cimice asiatica, non punge ed è assolutamente innocua per l’uomo e gli animali, comprese le api, posizionandole sugli alberi da frutto o nei pressi di campi dove sono state individuate le uova di cimice asiatica da aggredire. Il provvedimento, reso possibile dalla mobilitazione di Coldiretti, è importante ma non potrà essere da subito risolutivo, per questo occorre affiancare il necessario sostegno delle istituzioni alle imprese per indennizzare i danni nel periodo transitorio durante il quale la vespa dovrebbe riportare in equilibrio la presenza della cimice asiatica, incrementando gli stanziamenti nazionali (l’ultima legge di bilancio aveva stanziato 80 milioni per i territori colpiti) ed attivando anche risorse dall’Unione Europea”.
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