Un male incurabile ha portato via Lina Marchetti, insegnante di Lettere alla Boiardo. Allievi, genitori e colleghi di lavoro la vogliono ricordare così.
È un immenso dolore quello che si prova quando la morte allontana un’insegnante dalla scuola, dalla vita dei suoi alunni, dai colleghi e da tutti coloro che ne fanno parte, quando la quotidiana relazione della vita in una classe si interrompe.
Se dovessimo immaginare una parola che ci conduce a Lina, penseremmo a “passione”. Lina Marchetti è stata una cara amica, una compagna di avventure umane e professionali, un’insegnante poliedrica, disponibile, attenta e rigorosa che tutta la comunità dell’Istituto Alda Costa piange con grande dolore e ancora più grande affetto. Il contributo che ha donato è vivo e presente in mille aspetti ma soprattutto nell’atteggiamento con cui si è proposta e ha vissuto la scuola e la sua vita: la passione. Una passione sempre trasmessa ai suoi ragazzi che ogni anno, puntualmente, tornavano a trovarla per raccontare dei loro successi scolastici.
Per lei insegnare è stato non solo una professione, ma una scelta di vita, improntata ai veri valori fondanti dell’educazione: il senso della giustizia, della responsabilità, la sincerità, il rispetto dell’altro, la solidarietà e la collaborazione.
Ha sempre lavorato con grande dedizione, competenza e professionalità, aperta al mondo esterno alla scuola: per anni si è dedicata alla promozione della lettura, organizzava concorsi, partecipava a progetti culturali di ogni genere con tutte le realtà della nostra città, coinvolgendo anche i colleghi meno convinti, i ragazzi e le loro famiglie con grande entusiasmo.
Una passione, infine, che si rispecchiava nel suo sorriso aperto, allegro, un dono speciale per chiunque l’abbia conosciuta, frequentata o solo incontrata: questo mancherà a tutti immensamente ma renderà il suo ricordo sempre vivo e indelebile.
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