Politica
11 Giugno 2020
Approvato lo schema d'intesa fra Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto e Piemonte per l'attribuzione delle nuove funzioni all'Agenzia interregionale per il fiume Po. Dubbi da parte di Gibertoni (Misto) e Piccinini (M5s)

Aipo progetterà e realizzerà anche ciclovie. Ok in commissione all’intesa fra le Regioni

di Redazione | 2 min

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Approvato lo schema d’intesa fra Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto e Piemonte per l’attribuzione di nuove funzioni all’Agenzia interregionale per il fiume Po (Aipo) che riguardano la progettazione e realizzazione di piste ciclabili sugli argini. L’atto ha ottenuto parere favorevole in commissione Ambiente (presieduta da Stefano Caliandro) con l’unica astensione di Silvia Piccinini (M5s) e il solo voto contrario di Giulia Gibertoni (Misto).

In pratica: alle attuali funzioni dell’Agenzia, che ha come principali la sicurezza idraulica del territorio del bacino del Po e la realizzazione e la gestione delle opere per la navigazione fluviale, attraverso questa intesa fra le quattro regioni, vengono aggiunte anche “le attività di progettazione, costruzione e manutenzione delle infrastrutture per la mobilità ciclistica, inclusi i compiti e i poteri di autorità espropriante relativamente ai percorsi ciclabili e alle ciclovie che interessano prevalentemente le pertinenze idrauliche demaniali di competenza di Aipo”.

Un’intesa che non convince Giulia Gibertoni (Misto): “Aipo non si è mai occupata di questa materia nonostante intervenga in materia di sicurezza idraulica. Non solo: questa intesa è foriera di possibili conflitti d’interesse visto che chi dovrebbe controllare la sicurezza sarebbe lo stesso soggetto che vorrebbe potare a termine il progetto. Questo sdoppiamento sarebbe inopportuno e questa nuova attribuzione di competenze è sbagliata”.

Altri dubbi sono stati sollevati da Silvia Piccinini (M5s): “Non si mettono in discussione le competenze all’interno di Aipo ma la costruzione di ciclovie non è il core business dell’Agenzia. Servono quindi delle rassicurazioni rispetto le legittime preoccupazioni”.

Andrea Costa del Patito democratico ha detto di capire “le perplessità” e ha quindi richiesto una prossima audizione in commissione dei vertici dell’Agenzia per “approfondire le attività, i risultati e le criticità riguardanti le competenze principali” e per “capire cosa si possa fare meglio. Il fatto che Aipo possa e debba migliorare- ha continuato- non prelude al fatto che possa acquisire nuove competenze. Avere un unico interlocutore è importante. Scindere il tema delle ciclabili lungo gli argini dalla compartecipazione di Aipo è impossibile”. E ha portato l’esempio della ciclovia Vento (Da Venezia a Torino passando per l’Emilia-Romagna): “È un progetto già esistente. Aipo quindi non partirà da un foglio bianco ma sarà referente unico della gestione e della manutenzione di un’opera che insiste su un’altra, gli argini, che è già di sua competenza”.

Lato Lega, infine, Michele Facci ha chiesto chiarimenti sullo stato dell’arte della ciclovia Vento mentre Emiliano Occhi ha posto il tema del “potenziamento economico degli enti come Aipo” e ha rilanciato l’invito di Costa a chiamare i vertici dell’Agenzia in commissione.

Proposta accolta dal presidente Stefano Caliandro che ha dato completa disponibilità anche a “organizzare verifiche sui luoghi dove agisce Aipo”.

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