Comacchio
6 Giugno 2020
Fondata nell'estate del 1920, la società sportiva quest'anno arriva al secolo di vita

Cent’anni di Comacchiese

di Redazione | 3 min

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(foto tratte dal post Facebook del Comune di Comacchio)

Comacchio. Un secolo di sport in provincia. La Comacchiese calcio compie 100 anni di vita nell’estate del 2020.

A ricordarlo è l’account Facebook del Comune di Comacchio, grazie all’apporto – sia di informazioni che di fotografia – di Luciano Boccaccini.

La storia è iniziata nell’estate del 1920, quando un gruppo di giovani ha fondato l’Unione Sportiva Comacchiese, colori sociali sono rosso e blu e statuto composto da 42 articoli, sottoscritti dal presidente Giuseppe Bellini e dal segretario Adolfo Fantini. Il campo di calcio era quello della vecchia piazza d’Armi (attuale piazza Roma), nel rione Sant’Agostino.

“Uno dei pionieri della Comacchiese Calcio è Andrea Carli, noto con lo pseudonimo di ‘Cameroni’ – si legge nel post -, dal nome del celebre portiere della Legnanese che proprio nel 1920 debuttava in nazionale, contribuendo ad una memorabile vittoria sulla Francia per 9 a 4”.

Il primo impegno fu un torneo a squadre che vide scontrarsi, oltre alla Comacchiese, la Squadraccia, il Becco Giallo, la Serenissima e l’Audace.

“Nel 1930 – ricorda ancora il resoconto del municipio – si inaugura il campo sportivo in fondo a corso Vittorio Emanuele (attuale corso Mazzini), costruito al posto dei giardini pubblici. Il nuovo campo di ‘foot-ball’ (allora si diceva così) è denominato ‘campo del Littorio’, in omaggio all’imperante Fascismo, mentre dal dopoguerra lo stesso campo verrà intitolato a Ider Carli, indimenticato giocatore della Comacchiese scomparso ancor giovane. Negli anni Trenta il Comacchio Calcio milita in Seconda Divisione; l’ingresso alla Prima Divisione segnerà il campionato 1947-48, fino alla tanto agognata Promozione che arriverà soltanto nel 1958-59 e l’anno seguente la squadra conquisterà addirittura il terzo posto. Negli anni ’60 e ’70 la Comacchiese alterna la Seconda Categoria alla Prima e poi, per oltre vent’anni la Prima Categoria e la Promozione”.

La storia più recente parte dal Duemila, con i  rossoblù che vanno a “conquistare la vetta dell’Eccellenza, grazie a un tecnico di grande valore, Renato Villa, che prende in consegna la squadra a partire dal 1997. Altri traguardi importanti sono la Coppa Italia, con Cleto alla guida, nel 2003-2004, che porterà dalla Promozione all’Eccellenza, e il Torneo dei campioni l’anno seguente, contro il Cervia”.

“La stagione magica resta però quella del 2007-2008, con la presidenza di Filippo Folegatti, quando la Comacchiese entra a far parte del Campionato Nazionale Dilettanti (la vecchia serie D) – si legge ancora -Purtroppo il sogno dura soltanto un anno. La Comacchiese marcerà a fasi alterne fino al 2014 tra la Promozione e l’Eccellenza. Nel 2015, a fronte di difficoltà finanziarie, soltanto l’impegno e la passione di numerosi tifosi e del presidente Francesco Cavalieri, faranno sì che la leggendaria squadra di calcio comacchiese riprenda il cammino, partendo dalla Terza Categoria. Negli ultimi cinque anni i lagunari sono riusciti a risalire la china fino a tornare protagonisti in Prima Categoria”.

Tra i nomi da ricordare: Pietro Bettoli, già alla Juve e poi al Palermo, Carlo Sabattini; Giovanni Cavalieri a Vincenzo Guidi, i fratelli Rino e Gianni Carli con l’altro fratello Ider, scomparso prematuramente, Tonino Visconti, Fabio Ferioli, Quinto Mezzogori, Pino Cavalieri (padre dell’attuale presidente), Pier Sante Tomasi, Giuseppe Zamboni, Filippo Bellotti, Tonino Ferroni, Pinuccio Cavallari, Liviano Luciani, i fratelli Armando, Italo e Luigi Cavallari, Renato Guerrieri, Gigi Simoni, Aruta, Casoni, Oscar Cavallari (figlio di Pinuccio), il bulgaro Chomakov.

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