Eventi e cultura
2 Giugno 2020
L’inaugurazione posticipata dal 12 marzo al 2 giugno causa quarantena. Fornasini: “Ripartiamo alla grande con il binomio cultura-turismo, da sempre vincente per Ferrara”

Riapre Schifanoia, il Salone dei Mesi come non l’avete mai visto

di Redazione | 3 min

Leggi anche

Vm Motori, trenta esuberi in vista

Altri trenta esuberi in Vm Motori, azienda centese che fa parte della galassia Stellantis. Negli scorsi giorni i sindacati, ma non la Fiom-Cgil, avevano firmato un accordo per nuove uscite volontarie nell'azienda nata dalla fusione tra Fca e Psa

di Lucia Bianchini

Con una nuova luce riapre finalmente al pubblico dopo il restauro palazzo Schifanoia, martedì 2 giugno, posticipando dalla prevista data di marzo a causa della quarantena, con l’esposizione ‘Schifanoia e Francesco del Cossa. L’oro degli Estensi’ in mostra fino al 13 settembre a ingresso contingentato (massimo di 15 visitatori ogni 30 minuti).

“Il 1450 è l’anno in cui morì Leonello d’Este e gli successe Borso. Leonello sostituiva al piacere delle armi quello per l’arte e la bellezza – ha spiegato Marco Gulinelli, assessore alla cultura -. In quell’anno Ferrara consolidò il primato di essere la città del rinascimento umanista. Abbiamo lavorato come giunta per portare avanti questo risultato. Era una scommessa coniugare tutte le situazioni difficili ma ci siamo riusciti e spero che già da domani si vada a eguagliare il risultato, oltre le aspettative, della mostra di Banksy”.

“Questo è un momento importante e atteso per la nostra città: grazie alla forza e alla convinzione di Vittorio Sgarbi e di tutta la giunta eravamo pronti anche per il 12 marzo, ma a causa dell’emergenza abbiamo dovuto posticipare ad oggi – ha ricordato Matteo Fornasini, assessore al turismo e bilancio -. Ripartiamo alla grande con il binomio cultura-turismo, da sempre vincente per Ferrara. La città si sta riempiendo di visitatori e speriamo di accogliere sempre più persone, come era prima della quarantena. L’estate sarà piena di eventi, per far ripartire Ferrara alla grande”.

È proprio la luce la protagonista di questo restauro: il nuovo sistema di illuminazione, progettato da Alberto Pasetti per gli affreschi del Salone dei Mesi di Francesco del Cossa, permette di ammirare l’opera in tutta la sua bellezza, come nemmeno nel Quattrocento avrebbero potuto vederli. L’illuminazione dal basso permette infatti di mostrare la pittura senza ombre e aloni. Oltre ad una luce a giorno sono stati programmati una serie di effetti per condurre il visitatore in un percorso, a prestare attenzione a dettagli che altrimenti non vedrebbe.

“Andremo a vedere una mostra, che mi piace definire un museo che si mostra – ha affermato Giovanni Sassu, conservatore dei Musei di arte antica di Ferrara -, è la potenza di un museo civico, che rispetto a pinacoteche, pare abbia un minore appeal, conservando le donazioni civiche, di personalità storiche locali. Schifanoia ha una potenzialità enorme, la mostra sull’oro è il messaggio che esiste un museo civico che possiede una serie di capolavori, tra cui le medaglie, la seconda Bibbia di Borso, che vogliamo raccontare, ma non come vetrine polverose di oggetti accatastati”.

Tra le opere in esposizione si potranno ammirare la Madonna col Bambino di Domenico di Paris e una collezione privata inedita di medaglie e monete coniate dalla zecca di Ferrara, che contiene un ducato con il ritratto di Borso d’Este e una moneta su cui è raffigurata Lucrezia Borgia.

“Sappiamo che per il rifiuto di Borso di pagarlo di più per il lavoro svolto, del Cossa se ne andò a Bologna presso i Bentivoglio, che riconobbero di più il valore del pittore – ha raccontato Vittorio Sgarbi, presidente di Ferrara Arte -. Si inaugura così una grande mostra di del Cossa, tra Ferrara e Bologna. Mi sembrava importante che le due città fossero allineate, per dare il completamento al polittico Grifoni, ricomposto ed esposto a Palazzo Fava, con l’apertura di Schifanoia. A posteriori, ma il coordinamento è stato fatto”.

La prenotazione è fortemente consigliata a questo link. Il 2 giugno riapre anche palazzina Marfisa d’Este, la nobile dimora ferrarese del Cinquecento che offre un percorso tra sale arredate con mobili e suppellettili d’epoca. Per la visita si applicano le medesime modalità di prenotazione.

GUARDA IL VIDEO SU ESTENSETV

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com