Lettere al Direttore
27 Maggio 2020

Voucher in agricoltura, ennesimo goffo attacco

di Redazione | 3 min

Il Consigliere Comunale di Ferrara Alcide Mosso, nel dire che le eventuali imposizioni ideologiche in merito all’utilizzo dei voucher in agricoltura devono essere rimosse, non sa di cosa parla o, molto più probabilmente, manifesta un atteggiamento servile e gratuito nei confronti di qualche posizione che vuole tornare ad un passato fatto di sfruttamento e illegalità.

FLAI-CGIL, FAI-CISL e UILA-UIL unitamente alle confederazioni di CGIL, CISL e UIL hanno espresso, sul tema del voucher, una posizione critica, di merito, per nulla ideologica e che di seguito richiamiamo in sintesi.

Si ritiene immotivato l’accanimento attraverso il quale si tenta l’ennesimo goffo attacco per eliminare diritti già di per sé precari e guadagnati con immensi sacrifici e per mortificare il lavoro dei braccianti agricoli, donne e uomini, che insieme a tutti i lavoratori della filiera alimentare sono stati continuamente menzionati, durante l’emergenza Covid 19, per il loro senso di responsabilità.

E’ davvero inopportuno tentare di approfittare di questo periodo di emergenza per cercare di destrutturare il mercato del lavoro agricolo fatto di lavoratrici e lavoratori che per mesi hanno garantito con il loro lavoro la presenza dei prodotti di filiera nelle nostre case.

Si ricorda che il voucher è già regolamentato per studenti e pensionati come viene menzionato surrettiziamente, omettendo che l’intento è quello di ampliarlo a chi ha già un regolare contratto e che, inoltre, il costo dei voucher, da utilizzare per la raccolta della frutta, pur essendo più alto rispetto alla tariffa oraria, non dà certezza del costo orario perché non vi sono strumenti ispettivi che permettano di verificare che non venga riutilizzato per l’intera giornata favorendo in questo modo il lavoro nero.

Infine il voucher non dà garanzie di copertura salariale, contributiva e di malattia e solo parziali coperture di infortunio.

Verrebbe da pensare che l’unico motivo per cui si vuole rendere più appetibile con “una radicale semplificazione” l’utilizzo dei voucher, non è quello di attirare manodopera, ma di derogare ai contratti e di certo non per offrire più salario o tutele.

Dallo spunto del consigliere Mosso riteniamo più opportuno invitare tutte le Organizzazioni datoriali a sedersi al tavolo del rinnovo del Contratto Provinciale di Lavoro degli operai agricoli, per riconoscere ai braccianti di questa provincia la giusta retribuzione e i diritti che meritano per la professionalità che ogni giorno mettono nei campi o nei magazzini di trasformazione.

Si invita cortesemente il Consigliere Comunale Alcide Mosso a dare il buon esempio ed essere il primo ad abbandonare posizioni ideologiche di parte e di entrare nel merito dei fatti promuovendo, insieme alle Organizzazioni che conoscono questo settore, l’incrocio della domanda ed offerta di lavoro per sottrarre lavoratori precari dalla morsa dell’intermediazione di manodopera così come indicato dalla Legge 199/16.

In questo particolare momento servono messaggi aggreganti, responsabili, i tentativi di divisione, di ripristino dello sfruttamento devono essere respinti, in modo particolare da chi ricopre cariche pubbliche.

E’ indispensabile tenere in considerazione la dignità del lavoro di tutti, compresi gli oltre 15.000 lavoratori agricoli del nostro territorio, e le ambizioni dei nostri tanti giovani e farlo significa far rispettare i CCNL, non cancellarli.

Le Segreterie Confederali CGIL CISL UIL di Ferrara

Le Segreterie FLAI-CGIL FAI-CISL UILA-UIL di Ferrara

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