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27 Maggio 2020
Il direttore tecnico ripercorre la sua carriera nelle arti marziali, "parte essenziale per la mia crescita"

Csr Ju Jitsu, Christian Poletti: “Siamo una grande famiglia”

di Redazione | 4 min

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A sinistra il maestro Rovigatti, a destra il maestro Poletti (foto di Gabriele Fortini)

“Il ju jitsu – come tutte le discipline sportive – è un modo di essere, uno stile di vita, il rispetto per le altre persone in primis. La prima cosa che si imparano sul tatami è salutare i compagni e il maestro”. Parola di Christian Poletti che, insieme al maestro Luca Cervi, è il direttore tecnico del Csr Ju Jitsu Italia a Bondeno, “dove abbiamo un nutrito gruppo di praticanti ai quali cerchiamo di trasmettere tutto il nostro amore e passione per questa fantastica disciplina, e tutto il nostro sapere marziale accumulato nei tantissimi anni di attività e dai quali riceviamo in cambio numerose soddisfazioni sia dai ragazzi più piccoli ai più adulti”.

“Alla base delle discipline marziali (da non confondere con gli sport da combattimento) – le sue parole – ci sono la correttezza, l’equilibrio interiore e l’autocontrollo…. tutte caratteristiche che il buon marzialista impara a coltivare e fare sue nel tempo; come tutte le cose ognuno necessita dei propri tempi per interiorizzarle”.

Non a caso, l’emblema del Csr Ju Jitsu Italia è una “via” dove sono raffigurate due persone che studiano e in fondo c’è il sole, il punto da raggiungere: “Il percorso è la tua crescita fisica e personale, che non finiscono mai. Con il tempo il modo di allenarsi e studiare cambiano, evolvono e durano tutta la vita”.

Classe 1970, nato a Bologna: “Da piccolo mi sono spostato parecchio per il lavoro dei miei genitori – racconta Poletti -, all’età di 11 anni siamo tornati ad abitare a Bondeno – paese natale di mio papà – mentre mia mamma è di Vigarano Mainarda. Adesso risiedo a Bondeno e lavoro a Poggio Renatico presso una ditta di automazioni industriali dove sono responsabile tecnico della produzione. Mi sono avvicinato ed ho iniziato la pratica del ju jitsu nel gennaio 1985, in quanto il mio professore di Educazione Musicale era il mio attuale maestro di ju jitsu: Silvano Piero Rovigatti. Una passione nata per caso per provare qualcosa di diverso dalla solita attività sportiva; da allora non ho più smesso: da 35 anni pratico questo sport così meraviglioso”.

Una carriera – la sua – molto prestigiosa fatta di studio tecnico e di agonismo, ottenendo diversi piazzamenti a podio di livello nazionale. “Nel 1989 ho raggiunto il primo livello importante per tutti i marzialisti: la cintura Nera 1° Dan, però la mia attenzione era più per il gareggiare; i due percorsi (tecnico ed agonistico) sono cresciuti parallelamente. Come dicevo, ho partecipato più a gare di livello nazionale andando sempre a podi importanti (Campione Italiano 1991-1994) che mi hanno permesso di partecipare ad importanti competizioni internazionali: Campionati Europei Salamanca (Spagna) 1991, Campionati Mondiali Berlino (Germania) 1998, ma anche la mia crescita tecnica è avanzata supportata dal mio maestro Rovigatti che non smetterò mai di ringraziare per la pazienza e gli insegnamenti che mi hanno permesso di arrivare al grado attuale di cintura Nera 7° Dan di ju jitsu”.

Nel frattempo, si è avvicinato ad un’altra disciplina marziale: Hakko Denshin Ryu Jujutsu con Soke Antonio Garcia, dove ha conseguito il grado di cintura Nera 2° Dan. Ma non è tutto: “Insegno presso il dojo di Bondeno da metà anni ’90 collaborando con diversi maestri del Csr Ju Jitsu Italia. In questi anni ho avuto la possibilità di fare bellissime esperienze sempre legate al ju jitsu con progetti importanti ed ambiziosi: in collaborazione con l’Istituto Comprensivo “T.Bonati” di Bondeno, gli insegnanti di Educazione Fisica dello stesso e sotto la coordinazione del prof. Brancaleoni, abbiamo sviluppato un progetto sulla “Non Violenza e Bullismo”. Inoltre, corsi di difesa personale per la Polizia Municipale dell’Alto Ferrarese”.

Parecchie le persone significative nella carriera sportiva di Christian Poletti: “Tutti i compagni di allenamento e “sudate” che ho avuto in questi anni, tutti quelli che – a loro modo – ti riuscivano a stimolare e non mollare mai…. ai maestri più alti in grado di me che cercavano sempre di darmi un qualcosa per andare avanti”. La conclusione è tutta per il Csr Ju Jitsu Italia: “Siamo una grande famiglia, dove tutti ci sono per tutti nel momento del bisogno, dove non si divide solo il tempo e lo spazio sul tatami ma anche il tempo extra dojo. Di questo stile di vita non possiamo che ringraziare il nostro maestro e caposcuola Silvano Piero Rovigatti”.

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