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25 Maggio 2020
Il maestro Luca Cervi racconta la sua passione e il suo percorso al Csr di Bondeno

Il ju jitsu nell’emergenza, “scuola di sport e di vita”

di Redazione | 2 min

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I maestri Piero Rovigatti e Luca Cervi (foto di Gabriele Fortini)

L’emergenza sanitaria che ha colpito tutti quanti ha fermato anche l’attività del Csr Ju Jitsu Italia Bondeno che conta una cinquantina di iscritti, dai bambini agli adulti. “Siamo un gruppo unito; in questi anni stiamo facendo un lavoro eccellente e di ciò ne siamo orgogliosi. La nostra attività, com’è giusto che sia, è stata fermata, le priorità in questo periodo così brutto sono altre. Non appena ci saranno le condizioni per ripartire, riprenderemo a portare in alto il ju jitsu attraverso le nostre gare regionali e nazionali”.

A parlare è Luca Cervi, ferrarese classe 1973, laureato in Ingegneria Elettronica e programmatore in ambito industriale, che ha fatto della sua grande passione per il ju jitsu, sbocciato all’età di 16 anni, il cardine della sua vita come maestro nel centro sportivo matildeo.

“Superare i propri limiti e le proprie paure: questa è l’unica vera vittoria” è il motto che accompagna Cervi, che da giovane cercava “uno sport diverso, ma quando sono venuto a conoscenza di un corso a San Martino tenuto da Athos Toschi (il mio primo maestro) non ho più smesso di praticarlo”.

“È parte essenziale della mia vita ed il mio motto iniziale non è certo casuale perché il tatami mi ha sempre aiutato a vincere la mia timidezza, le mie paure, i miei limiti”. E di strada ne ha fatta davvero parecchia: “A livello agonistico ho gareggiato in coppia con Christian Benini, partecipando a diversi Campionati Italiani dove abbiamo conquistato anche un terzo posto. Non da meno la nostra esperienza in ambito europeo (soprattutto in Francia), sempre con risultati importanti. Da 15 anni insegno: prima a San Martino, poi a Poggio Renatico, ad Argenta e – da 10 anni a questa parte – a Bondeno insieme al maestro Christian Poletti. Sono anche maestro VII Dan”.

Per i suoi allievi, Luca Cervi è un punto di riferimento a tutto tondo: “Cerco di trasmettere disciplina, costanza nelle arti marziali e in tutti i campi della vita… questi sono aspetti essenziali per raggiungere e mantenere altissimi livelli. In cambio ricevo riconoscenza e tanto affetto personale da parte di tutti ed in particolare dai più giovani con cui mi trovo molto a mio agio”. Significativo un pensiero rivolto ai maestri Athos Toschi e Piero Rovigatti: “Per me sono stati e saranno sempre punti di riferimento. A loro devo tutto in questo mio percorso sportivo, il ju jitsu è scuola di sport e di vita”.

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