Argenta
24 Maggio 2020
Lo storico locale di Filo serra i battenti. Le titolari brindano comunque nella speranza che “come l'araba fenice, risorga dalle sue ceneri”

Dopo 65 anni chiude la trattoria ‘Il cavallino bianco’: “Il virus ci ha portato via tutto”

di Redazione | 2 min

Leggi anche

25Aprile. “La libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare”

“La libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare, quando si sente quel senso di asfissia che gli uomini della mia generazione hanno sentito per vent’anni, e che auguro a voi di non sentire mai”. 

È con le parole di Piero Calamandrei – tra i padri fondatori della Costituzione – che il sindaco Alan Fabbri apre il suo intervento durante la celebrazione del 25 aprile, dopo l’alzabandiera e il picchetto d’onore. 

Morì sul lavoro in Borgo Punta. Si attende l’udienza preliminare

Si attende la fissazione dell'udienza preliminare del processo per l'incidente mortale in cui perse la vita Miz Mohamed Fawzy Abdou, operaio edile 36enne di nazionalità egiziana, impegnato in un cantiere per la ristrutturazione col Superbonus 110% di un palazzo in via Borgo Punta, al civico 187

Sobbe (La Nena): “L’idrovia così com’è stata pensata non si farà mai”

"L'idrovia così com'è stata pensata non si farà mai, non sarà mai effettivamente funzionante e sfido chiunque a pensare che le navi di IV classe europee possano passare sotto il ponte di San Giorgio". A dirlo, durante la IV commissione presieduta da Tommaso Mantovani (M5S) è Georg Sobbe titolare de La Nena sas

I fondatori Dino Cervellati e Tina Veroli con i figli Deanna, Donatella e Armando

di Giada Magnani

È l’ennesima vittima dell’emergenza Covid-19, ma la prima, e purtroppo non l’ultima, nel settore della ristorazione e dei bar. Si tratta dell’antica trattoria “Il cavallino bianco” di Filo, che dopo 65 anni tramandati di generazione in generazione, chiude i battenti.

Un’attività storica, che volta pagina e di cui resta il ricordo e l’apprezzamento per la qualità dei suoi menù, misti alla tradizione enogastronomica locale oltre che alla tipicità di prodotto. Una professione, un mestiere cui i fondatori dell’attività (nata nel 1955 ad opera di Dino Cervellati, della moglie Tina Veroli, che il 6 febbraio scorso ha compiuto 100 anni, e dei loro tre figli, Deanna, Donatella ed Armando, attuale proprietario dell’immobile che negli anni ‘60 fu anche sede delle scuole elementari del paese) hanno da sempre dedicato.

Un punto di ritrovo per i palati fini insomma, dove si poteva gustare di tutto, piatti a base di pesce, carne, selvaggina, ma la cui specialità erano la preparazione in tutte le salse di rane e anguilla.

Ne danno il triste annuncio gli attuali titolari, che, nonostante tanto amaro in bocca, hanno comunque la forza di alzare i calici, come ai vecchi ma bei tempi, stavolta però in segno di commiato verso la loro affezionata clientela.

Edy Bonora e Nadia Cervellati

“Il coronavirus – spiegano Edy Bonora e Nadia Cervellati che hanno gestito in società e sino alla fine il Cavallino Bianco – ci ha tolto tutto: il lavoro nostro e dei nostri dipendenti, nonché il nostro futuro. Con la sospensione di quasi tre mesi dell’attività dovuta all’emergenza sanitaria causata dalla pandemia, abbiamo subito grosse perdite, difficili, anzi impossibili da recuperare. Nessuno ci aiuta, ma i fornitori sono da pagare, le bollette e le tasse e i contributi pure. Prima di allora avevamo i frigo pieni di scorte, così come lo era la lista delle prenotazioni. Si festeggiavano compleanni, anniversari. Organizzavano eventi, ricorrenze, cerimonie, incontri, serate di musica e ballo, notti rosa e blu. Ma ora la sala è vuota e le dispense anche. Così non si può andare avanti: non ce la si può più fare. È come se il mondo all’improvviso ci sia crollato addosso. Perciò con grande rammarico – annunciano allargando le braccia – abbiamo preso questa dolorosa decisione”.

Ma nel loro cuore resta viva una speranza: “Che come l’araba fenice, il Cavallino Bianco risorga dalle sue ceneri”.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com