La segreteria provinciale del partito e gli amministratori comunali socialisti hanno analizzato la difficile situazione sanitaria e nello specifico ritengono che la Conferenza territoriale socio-sanitaria, giustamente, non ha approvato il piano di riorganizzazione che le è stato sottoposto.
Si tratta infatti di un piano che, destinando l’ospedale del Delta e in parte anche Ferrara ai pazienti Covid, limita fortemente l’intera attività ospedaliera. Se gli ospedali provinciali erano già insufficienti prima della pandemia, ora lo saranno ancora di più e in modo inaccettabile. Se a ciò aggiungiamo la lunga lista di visite, analisi, ricoveri, interventi chirurgici in attesa da mesi, la situazione rischia di diventare drammatica.
Il problema non è oggi dove collocare i malati Covid, ma di riportare l’intera sanità ferrarese ad un corretto ed efficace funzionamento per tutti. A questo fine è necessario predisporre in tempi rapidi un nuovo piano ospedaliero provinciale che risponda alle vecchie esigenze che si sono accumulate e alle nuove che ordinariamente interverranno.
Il piano dovrà dirci innanzitutto quanti posti letto sono necessari e come debbono essere ripartiti. già prima erano insufficienti, immaginiamoci ora. In secondo luogo dovrà riesaminare il funzionamento dell’intero sistema di pronto soccorso provinciale con i relativi letti di terapia intensiva e le specialità ad esso correlate.
L’Italia è uno dei Paesi che in Europa spende meno nella sanità. Il confronto con la Germania è impietoso. l’Europa ci trasferirà 37 miliardi da spendere esclusivamente nel settore. Utilizziamoli al meglio per un servizio sanitario all’avanguardia.
La segreteria provinciale Psi
gli amministratori comunali socialisti