Dario Virgili
Anche se nato 43 anni fa a San Pietro Vernotico (Br), dall’età di 6 anni è cresciuto a Ferrara, città nella quale il nuovo dirigente della Squadra Mobile di Ferrara, Dario Virgili, torna dopo una serie di esperienze tra Padova, la stessa Ferrara (dove è stato operatore delle Volanti dal 2008 al 2010) e Bologna.
Un ‘ritorno’ che lo riguarda solo sotto l’aspetto professionale, dato che, come lui stesso racconta, “ho comunque sempre avuto casa qui a Ferrara”.
Per Virgili si tratta della prima esperienza al comando di una Squadra Mobile, che dirigerà “seguendo sempre la stella polare della ricerca della verità, per poter dare all’autorità giudiziaria gli elementi necessari per operare al meglio”. “Per me – commenta – è il coronamento di un sogno che parte da lontano, da quando ero allievo agente, ed è giunto inaspettatamente”.
“Qui – racconta – ho trovato una Squadra Mobile con un’età media abbastanza alta, ma effervescente e composta da persone esperte, esperienza dunque che rappresenta un valore aggiunto, così come credo sia un valore aggiunto la mia conoscenza della città”.
Una città, Ferrara, che Virgili considera “all’apparenza tranquilla, ma che sotto la superficie di arte, cultura, storia e del vivere bene, nasconde il fatto di poter attirare gli appetiti della criminalità, vedi ad esempio i nigeriani in Gad”. “Noi – aggiunge – opereremo sotto l’aspetto della repressione, in piena sinergia con l’attività di prevenzione sulla quale sta puntando molto il nuovo questore”.
Per Dario Virgili la città negli anni in generale non è cambiata molto, ma “ha fatto passi da gigante insieme a noi nel ricucire i rapporti tra cittadini e Polizia”.
“Per quanto ci riguarda – spiega infine il neo dirigente della Mobile – vogliamo essere una ‘casa di vetro’, trasparenti, con l’unica eccezione di ciò che non possiamo dire per legge, e la Squadra Mobile concorrerà con gli altri uffici a rafforzare i rapporti con le componenti del territorio, per avere un ritorno e ottenere collaborazione e segnalazioni. Sia per l’analisi dei fatti che per le indagini noi siamo qui, a disposizione dei cittadini”.
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