Sport
22 Maggio 2020
Approvati i protocolli regionali per le riaperture da lunedì 25 maggio, ok anche alle piscine

Distanze e responsabilità, da lunedì possono riaprire anche palestre e piscine

di Redazione | 4 min

Leggi anche

25Aprile. “La libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare”

“La libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare, quando si sente quel senso di asfissia che gli uomini della mia generazione hanno sentito per vent’anni, e che auguro a voi di non sentire mai”. 

È con le parole di Piero Calamandrei – tra i padri fondatori della Costituzione – che il sindaco Alan Fabbri apre il suo intervento durante la celebrazione del 25 aprile, dopo l’alzabandiera e il picchetto d’onore. 

Il Giro delle Mura di Ferrara taglia il traguardo delle 50 edizioni

Presentato nella sala degli Arazzi della residenza municipale di Ferrara la 50a edizione del Giro delle Mura. Il Giro podistico delle Mura di Ferrara taglia un importante traguardo: 50 edizioni per un evento che ha visto la partecipazione di tantissimi campioni del mezzofondo locale e nazionale

Da lunedì 25 maggio potranno ripartire anche le piscine e le palestre: sono stati approvati i protocolli con le regole e i requisiti da rispettare, condivisi dal tavolo regionale che ha riunito le associazioni di categoria, i sindacati e i Comuni.

La documentazione elaborata è stata recepita in una nuova ordinanza del presidente Stefano Bonaccini firmata nel pomeriggio di giovedì 21 maggio, provvedimento che formalizza anche la riapertura anticipata degli stabilimenti balneari da sabato 23 maggio.

Fra le misure previste, no all’assembramento dei clienti all’ingresso delle strutture, installazione di dispenser con gel igienizzanti per la pulizia delle mani e di apposita cartellonistica sulle regole di comportamento da seguire, rispetto del distanziamento di almeno un metro tra le persone sedute e delle regole di igiene e pulizia dei locali. Obbligo di mascherine per clienti e personale nelle palestre.

In entrambi i protocolli, tra le misure di carattere generale comuni a palestre e piscine, si insiste sulla responsabilizzazione da parte delle persone che frequenteranno gli impianti. Sarà necessario, infatti, adottare comportamenti rispettosi delle misure di sicurezza e prevenzione.

Alcuni dei punti principali dei protocolli operativi.

Palestre. I gestori delle palestre sono tenuti a informare clienti e personale addetto in merito a quanto prevedono le disposizioni in vigore, anche con cartelli esplicativi e depliant. L’ingresso dei clienti deve evitare gli assembramenti ed assicurare il distanziamento di almeno un metro tra una persona e l’altra. Inoltre, specifica il protocollo, l’accesso alle strutture è consentito se protetti da mascherine chirurgiche (o analoghe mascherine consentite) che dovranno essere indossate anche durante la permanenza nelle aree comuni, tranne durante lo svolgimento dell’attività sportiva/motoria.

Questo vale anche per il personale addetto al ricevimento dei clienti, rispettando sempre il distanziamento sociale.

Potrà inoltre essere rilevata all’ingresso la temperatura corporea, tramite termometro digitale senza contatto, e anche sul versante delle norme igieniche, al di là di quelle basilari sulla sanificazione degli attrezzi e degli ambienti e sulla fornitura di dispenser di gel igienizzanti, i frequentatori delle palestre non potranno condividere cibo, bottigliette dell’acqua e vestiario.

Quanto ai servizi igienici e spogliatoi, si raccomanda di organizzare gli spazi per consentire il distanziamento, anche in questo caso di almeno un metro e di non consentire l’uso promiscuo degli armadietti mettendo a disposizione dei sacchetti per riporre gli effetti personali.

Infine, sarà necessario garantire una aerazione adeguata dei locali, naturale e con impianti di ventilazione.

Piscine. Anche nel caso di questi impianti è necessario predisporre una adeguata cartellonistica, che informi delle norme di sicurezza che occorre rispettare.

È obbligatorio l’uso delle mascherine negli ambienti chiusi tipo reception, spogliatoi, servizi, bar, ecc… e negli ambienti all’aperto dove non è possibile mantenere il distanziamento di un metro (ingressi, percorsi, ecc.). Deve essere assicurata la pulizia e disinfezione quotidiana dei locali, ambienti, sezioni, postazioni di lavoro.

Deve essere svolta, inoltre, una regolare e frequente pulizia e disinfezione delle aree comuni, spogliatoi, cabine, docce, servizi igienici, attrezzature (sdraio, sedie, lettini, incluse attrezzature galleggianti, natanti, etc.).

Le attrezzature come ad esempio lettini, sedie a sdraio, ombrelloni ecc vanno disinfettati a ogni cambio di persona o nucleo famigliare. Occorre anche garantire la disponibilità in vari punti di erogatori con soluzione disinfettante per l’igienizzazione delle mani.

Per garantire il corretto distanziamento tra le persone, occorre definire misure di distanziamento minime nelle vasche e aree pertinenti nonché nel solarium e tra le attrezzature disponibili, fermo restando che deve in ogni caso essere assicurato il distanziamento interpersonale di almeno un metro.

Per quanto riguarda gli ombrelloni nelle aree esterne, dovrà essere rispetto del limite minimo di distanza tra ombrelloni della stessa fila e tra file che garantisca una superficie minima ad ombrellone di 12 metri quadrati a paletto.

Per quanto riguarda gli spogliatoi e docce, occorre assicurare le distanze di almeno 1 metro. Tutti gli indumenti e oggetti personali devono essere riposti dentro la borsa personale, anche se depositati negli armadietti; non è consentito l’uso promiscuo degli armadietti.

Per quanto riguarda servizi igienici e docce, occorre prevedere la pulizia più volte durante la giornata e la disinfezione a fine giornata dopo la chiusura. All’interno del servizio dovranno essere disponibili, oltre all’igienizzante per le mani, kit con accessori per autopulizia quali prodotti detergenti e strumenti usa e getta per la pulizia che ciascun cliente potrà fare in autonomia.

Le aree giochi per bambini vanno delimitate ed individuate, indicando il numero massimo di bambini consentiti all’interno dell’area.

Le piscine dedicate ai giochi acquatici devono essere convertite in vasche per la balneazione.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com