Politica
22 Maggio 2020
La commissione regionale Politiche economiche ha dato il via libera al pdl approvando otto emendamenti della giunta

Ok al progetto di legge per aiuti al commercio, turismo, terzo settore ed editoria

di Redazione | 4 min

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La commissione regionale Politiche economiche ha dato il via libera al progetto di legge che prevede misure urgenti a sostegno di commercio, turismo, terzo settore ed editoria per far fronte alla crisi generata dall’emergenza Covid-19.

Relatori, rispettivamente di maggioranza e di minoranza, sono Palma Costi (Pd) e Stefano Bargi (Lega). Il testo è approvato con otto emendamenti della Giunta. Respinti, invece, i quattro emendamenti di Fdi.

“Il provvedimento legislativo garantisce alle imprese la liquidità necessaria sia per affrontare la fase di sospensione o drastica riduzione dell’attività, sia per agevolare la fase di riavvio. L’obiettivo è garantire l’accesso al credito a breve termine tramite i Consorzi fidi (Cofidi), alle piccole e medie imprese del commercio, della somministrazione di alimenti e bevande, dei servizi e del turismo”, sottolinea Palma Costi (Pd).

La Regione, inoltre, dispone di finanziare, tramite il Fondo Foncooper – a cui si accede tramite consorzi fidi e che ha ancora una capienza di circa 30milioni – anche interventi per la liquidità a favore delle cooperative, senza limiti dimensionali.

Previsti, poi, contributi a fondo perduto per progetti di riqualificazione e adeguamento delle strutture e di innovazione e potenziamento dei servizi.

Viene sospeso il divieto di vendite promozionali nel periodo antecedente ai saldi estivi e vengono prorogati fino al 31 dicembre gli organi di governo delle Destinazioni turistiche nonché l’entrata in vigore del Codice identificativo di riferimento (Cir) delle attività extra alberghiere (agriturismi, bed&breakfast, etc).

L’agevolazione dell’accesso al credito è estesa anche alle imprese e agli enti del terzo settore, agli enti religiosi civilmente riconosciuti che svolgono attività di interesse generale e alle associazioni e società sportive dilettantistiche. Si tratta di enti che non in tutti i casi possono definirsi imprese e che, pertanto, non accedono alle misure che la Regione ha attivato con successo per fronteggiare la crisi di liquidità creata dall’attuale emergenza epidemiologica. Vengono previsti, infine, contributi straordinari a favore dell’editoria locale.

“Il disegno di legge – ricorda il relatore di minoranza, Stefano Bargi (Lega) – è pensato per consentire ai Cofidi di dare garanzia alle imprese non solo per gli investimenti ma anche per ottenere iniezioni di liquidità, quantomai necessaria in questa fase di ripresa post pandemia”. In merito all’incidenza delle misure, il relatore di minoranza esprime “delusione per l’esiguità degli interventi a fondo perduto, specie a favore del terzo settore, che avrebbero potuto essere estesi anche ad altri comparti del settore turistico e ad altri settori del sistema economico regionale”. Il collega Gabriele Delmonte critica i contributi a favore dell’editoria nella modalità prevista dall’emendamento presentato dalla Giunta, in quanto “si subordina l’erogazione dell’aiuto finanziario al fatto che l’organo d’informazione beneficiario metta a disposizione della Regione spazi gratuiti per la comunicazione istituzionale”.

Federico Alessandro Amico (ERCoraggiosa) evidenzia “l’importanza degli interventi a favore del terzo settore”, in considerazione del fatto che il governo non ha ricompreso i soggetti che ne fanno parte nelle misure finanziarie appena varate. Gli fa eco il collega di gruppo Igor Taruffi che plaude “all’ampliamento dell’erogazione di contributi a fondo perduto a tutto il settore turistico”, e non solo al comparto balneare come nella prima formulazione del testo, con particolare riferimento “alle strutture turistiche dell’Appennino, vitali ma operanti in zone fragili del territorio”.

Marco Lisei (Fdi) illustra quattro emendamenti al testo, il più rilevante dei quali finalizzato “a estendere i contributi anche alle strutture ricettive diurne e notturne dell’intrattenimento e al settore della cultura, con particolare riferimento a cinema e teatri”.

Silvia Piccinini (M5s) critica i contributi all’editoria locale per “la sostanziale indefinitezza nella destinazione dei fondi”, che, secondo la pentastellata, potrebbe configurare “un finanziamento permanente a campagne istituzionali della Regione”.

Per Silvia Zamboni (Europa Verde) è positivo l’ampliamento della platea dei beneficiari di contributi a fondo perduto, in particolare riguardo “ai soggetti del terzo settore, la cui attività è importante per l’economia e la tenuta sociale della comunità regionale”.

Giulia Pigoni (lista Bonaccini) evidenzia l’importanza delle misure contenute nel progetto di legge, “molto attese dal sistema economico e sociale dell’Emilia-Romagna”.

Marco Mastacchi (lista Borgonzoni) ricorda come “gli aiuti sotto forma di garanzia per accedere a prestiti non costituiscano un sostegno efficace per le imprese, data la gravità della situazione economica”. Chiede, infine, di riformulare la norma riguardante i contributi all’editoria locale.

Giulia Gibertoni (Misto) critica “la logica degli interventi a pioggia” che connota la formulazione assunta dal pdl dopo gli emendamenti della Giunta e sottolinea una “discriminazione palese tra attività per le quali vengono previsti contributi a fondo perduto e altre per cui ci si limita a garantire il prestito e dunque, il ricorso al debito”. Richiama, infine, l’esecutivo regionale ad adottare il massimo rigore affinché “siano escluse dai finanziamenti le cooperative che fanno ricorso al caporalato, le cosiddette false cooperative”.

Per la presidente della commissione Manuela Rontini la revisione delle norme sull’editoria locale ambisce a “estendere la platea dei beneficiari al fine di sostenere la capillarità e la pluralità dell’informazione sul territorio regionale, fondamentale per la vita democratica”.

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