Cronaca
21 Maggio 2020
Trenta giorni di chiusura per 'Il Quadrifoglio' di Aguscello. Nella struttura trovavano riparo circa cento persone in gran parte gravate da numerosi precedenti penali

Sospesa dal questore l’attività dell’affittacamere abusivo mascherato da ‘circolo’

di Redazione | 3 min

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Il questore di Ferrara ha disposto la chiusura e sospensione dell’attività del circolo denominato “Il Quadrifoglio” di Aguscello, in via Prato delle Donne, e delle altre autorizzazioni a esso connesse, per un periodo di 30 giorni, dopo le violazioni accertate nel recente blitz delle forze dell’ordine.

Il provvedimento trae origine da un’articolata attività info-investigativa, seguita da una serie di controlli effettuati dal personale della Divisione Polizia Amministrativa e Ufficio Immigrazione della Questura assieme al personale della Polizia Municipale, dei Vigili del Fuoco e dell’Ausl di Ferrara, dai quali sono emerse numerose irregolarità sia strutturali, relativi agli immobili, che autorizzativi in ordine alle attività svolte.

Infatti, si è accertato che sotto la veste di circolo privato, non più affiliato da anni ad associazioni ‘no profit’, veniva esercitata una vera e propria attività in forma imprenditoriale e non certamente senza scopo di lucro, sia per quanto concerne l’attività ricettiva che per l’attività di somministrazione di alimenti e bevande da riservare solo ai soci, dato che in realtà gli ospiti-residenti, travisati da soci, corrispondevano un canone di affitto al proprietario.

Durante il controllo sono  state anche riscontrate anormalità sia formali, come la mancanza di autorizzazioni per l’esercizio dell’attività, che sostanziali, relative alla struttura sotto gli aspetti della sicurezza in ambito di prevenzione incendi e igienico-sanitari, in particolare per la presenza di bombole di gas Gpl non a norma, impianto elettrico privo di canalette e con fili scoperti, nonchè cavi volanti tra i vari ambienti, oltre alla presenza di un pozzo con acqua non consona all’utilizzo umano e nociva per l’uomo, tant’è che i competenti uffici dell’Igiene pubblica dell’Ausl di Ferrara hanno richiesto all’autorità sanitaria il divieto di utilizzo per uso umano e alimentare.

All’interno della struttura hanno trovato riparo oltre un centinaio di persone tra italiani e stranieri, per lo più gravate da numerosi precedenti penali.

Per tutti questi motivi il questore Cesare Capocasa ha valutato la sospensione dell’attività richiamandosi al Tulps, il Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza. L’articolo 100 del Tulps stabilisce infatti che il questore può sospendere la licenza di un esercizio nel quale siano avvenuti tumulti o gravi disordini, o che sia abituale ritrovo di persone pregiudicate o pericolose o che, comunque, costituisca un pericolo per l’ordine pubblico, per la moralità pubblica e il buon costume o per la sicurezza dei cittadini. Qualora si ripetano i fatti che hanno determinato la sospensione, la licenza può essere revocata. Si tratta di un potere discrezionale oggettivo che valuta non solo la pericolosità effettivamente riscontrata, bensì anche elementi solo potenzialmente idonei a far concludere la pericolosità per la collettività, per l’ordine pubblico e il buon costume assumendo, quindi una funzione preventiva finalizzata a evitare situazioni di pericolo. Pertanto, non è necessario che i disordini si siano effettivamente verificati, basta una situazione di pericolo potenziale e oggettiva per legittimare l’adozione di simili provvedimenti, sempre suffragati da specifica attività di polizia giudiziaria.

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