Attualità
18 Maggio 2020
Centinaia di persone sui gradoni, parchi affollati, sfilata sulle Mura. Il vicesindaco chiede a Fabbri di valutare subito la chiusura

Assembramenti in piazza Ariostea e non solo, prova di fiducia non superata

di Redazione | 3 min

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Una bella domenica di sole all’aria aperta. Come prima dell’emergenza coronavirus. È quella vissuta da tantissimi, troppi, ferraresi che domenica pomeriggio si sono riversati in piazza Ariostea per stare in compagnia, fare aperitivo, prendere il sole. O di corsa sulle Mura per fare una passeggiata, darsi al jogging, andare in bici. E ancora passare qualche ora di svago nei parchi.

Un momento di spensieratezza che si discosta, e di molto, dalle linee guida da seguire per evitare la diffusione di nuovi contagi.

Divieto di assembramento? Già dimenticato. Invito a indossare la mascherina dove non si riesce a rispettare la distanza di sicurezza? No grazie. O almeno sembra questo l’atteggiamento di tanti giovani, meno giovani, famiglie con bambini che hanno affollato piazza Ariostea così come le Mura, il sottomura, i parchi e le altre aree verdi cittadine.

“Diamo fiducia ai ferraresi, ma servono responsabilità e prudenza” era l’appello del sindaco Alan Fabbri che accompagnava l’annuncio della riapertura dei parchi. Nel primo weekend si può dire che la prova di fiducia non sia stata superata. E il rischio è che vengano di nuovo limitati gli accessi. Il provvedimento, infatti, può essere ritirato in qualsiasi momento se la situazione dovesse risultare troppo pericolosa per la salute pubblica.

A confermare la situazione è il vicesindaco Nicola Lodi: “Oggi era una prova di fiducia, una responsabilità civica, un atto di serietà e rispetto verso chi ha lottato per portarci ad un minimo di libertà. Voi credete che da un giorno all’altro si risolva tutto? Credete che oggi le ordinanze e decreti rinchiudano il maledetto virus nel cassetto?  Serve ricordare che infermieri e dottori hanno lottato per tutti noi? Serve ricordare che ristoranti e bar hanno pagato un prezzo salatissimo così come i comparti produttivi della nostra città? Serve ricordare che tutti abbiamo paragonato la pandemia ad una guerra? Spero non vi siate già dimenticati di tutto ciò”.

Naomo si dice “deluso, non incazzato: anche io sono uscito per colazione, ho fatto due passi e poi non ho avuto il minimo dubbio, sono tornato a casa per dare ad altri la stessa possibilità di assaporare un caffè e fare due passi. Vedere centinaia di persone assembrate mi ha deluso così come vedere tantissima gente senza mascherina. Mi spiace molto di tutto ciò. La mascherina va indossata, di qualsiasi tipo! Bandana, chirurgica, foulard o altri tipi sono tutti permessi. Senza mascherina grida vergogna, e non ditemi ‘non si trovano’! I famosi Umarell erano a decine, piantati in numerosi gruppi dalla mattina sino alla sera rigorosamente senza mascherine. Nulla contro chi fa sport, il posto c’è per tutti, fare però la sfilata dalle 17 alle 19 sulle mura conferma ciò che prima ho descritto”.

Il vicesindaco con delega alla sicurezza ha chiesto al sindaco Fabbri di “valutare subito la chiusura anche di qualche giorno delle aree interessate dal vergognoso fenomeno. Ora meditate bene e pensateci – scrive ancora sui social -. Abbiamo fatto sacrifici enormi ed in una sola giornata volete buttare tutto all’aria? Io non ci sto! Abbiamo da oggi una responsabilità enorme, non servono eserciti di forze di polizia a controllare il buonsenso e la responsabilità! Auguro un buon inizio lavoro a tutte le attività produttive,ho passato giornate ad incontrare ognuna di loro ed ascoltare le loro preoccupazioni e sono certo che ce la faranno”.

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