Attualità
5 Maggio 2020
Bilancio del primo lockdown. Il prefetto Campanaro: "Cauto ottimismo per la Fase 2". Controlli meno pesanti, squadre miste per verificare la sicurezza sul lavoro

Ferraresi disciplinati: 2mila sanzioni su 41mila controlli nella Fase 1

Il prefetto Michele Campanaro
di Elisa Fornasini | 3 min

Leggi anche

“Per il lavoro* ci metto la firma”, la campagna referendaria della Cgil

È iniziata dal 25 aprile la campagna referendaria della Cgil per alzare l’attenzione in merito a quattro quesiti che, attraverso la raccolta firme, la Confederazione Generale Italiana del Lavoro intende proporre per tutelare i lavoratori. L’asterisco accanto a “lavoro*” nello slogan della campagna racchiude in sé quattro punti: stabile, dignitoso, tutelato e sicuro

Arrivarono al Big Town con droga e soldi nell’auto

Droga e soldi. È quanto i carabinieri avevano trovato, lo scorso 1° settembre, all'interno della Bmw nera con cui il 42enne Davide Buzzi e il 21enne Lorenzo Piccinini, entrambi senza patente di guida, erano arrivati davanti al bar Big Town di via Bologna con l'intento di chiedere il pizzo a Mauro Di Gaetano, proprietario del locale, prima che quest'ultimo, insieme al padre Giuseppe Di Gaetano, reagisse violentemente alla loro minaccia, uccidendo il primo e ferendo gravemente il secondo

Lavori a Baura, protestano i residenti per i danni

I lavori di consolidamento spondale a cura del Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara iniziati a fine marzo in via Scornia, nella frazione di Baura (tra via Massimo d'Azeglio e via Monte Oliveto) hanno lasciato strascichi: danni alla strada e lamentele dei residenti

Ferraresi disciplinati e responsabili nel rispettare le restrizioni imposte dall’emergenza coronavirus. Lo dicono i numeri: su 41.952 controlli effettuati durante la Fase 1 in provincia di Ferrara, sono state applicate ‘solo’ 2.252 sanzioni. Tradotto in percentuale: è stato colto in violazione il 5,4% delle persone controllate, sanzionate per essere uscite di casa senza motivi di lavoro, salute e necessità.

A stilare il bilancio del primo lockdown, dal 10 marzo al 3 maggio, è il prefetto Michele Campanaro al termine della riunione tecnica di coordinamento con i vertici di questura, polizia, carabinieri, guardia di finanza, vigili del fuoco, ispettorato del lavoro, unità operativa Ausl che si occupa di sicurezza sul lavoro, ovvero tutti i soggetti chiamati al monitoraggio dell’attuazione delle misure di contenimento del contagio.

“Numeri importanti che dimostrano che i risultati più efficaci si ottengono facendo squadra” commenta in videoconferenza il prefetto, al quale piace pensare che “il contagio limitato nella nostra provincia rispetto alle altre sia frutto dell’impegno messo sul campo anche nel sistema sicurezza da forze dell’ordine e polizie locali, il cui contributo è stato determinante”.

I 24mila controlli condotti da polizia di Stato, Arma, guardia di finanza e capitaneria di porto si aggiungono infatti ai 17mila compiuti dalle polizie locali, che hanno portato a 2252 sanzioni (1865 da forze dell’ordine, 387 dai vigili urbani) in un “trend sanzionatorio che non è necessariamente proporzionale al numero di verifiche – spiega Campanaro -: il giorno in cui si è fatto il maggior numero di sanzioni (86) è stato l’11 aprile (quando i servizi di controllo sul territorio erano stati potenziati per la settimana di Pasqua) ma non coincide con la giornata in cui sono stati più controlli (ben 1132 il 9 aprile)”.

Ancora più limitate le violazioni negli esercizi commerciali: la prefettura ha adottato soltanto 15 provvedimenti di chiusura, da 5 a 15 giorni, su oltre 29mila attività ispezionate. “Un numero incredibilmente contenuto” osserva il rappresentante del governo che ha adottato anche 50 provvedimenti di sospensione dell’attività su 2245 imprese che hanno comunicato i codici Ateco per poter continuare ad operare in deroga “nei settori più disparati, in modo particolare la meccanica”.

Ora, con l’avvio della Fase 2, il meccanismo è cambiato e registra un incremento del 30% delle attività tornate al lavoro. “Dal 75% all’80% delle imprese iscritte alla Camera di Commercio hanno ripreso la propria attività a pieno regime” rendiconta Campanaro che definisce le nuove modalità di controllo, “improntate al principio della ragionevolezza e del buonsenso in questa fase di transizione”.

Questo vale sia su strada – “sanzioni sì ma con mano meno pesante, in questi primi giorni gli operatori di polizia sono invitati a chiarire meglio i comportamenti consentiti e quelli oggetto di fraintendimento”, e in questo senso le 13 sanzioni nel primo giorno sono considerate una “partenza incoraggiante” – che sui luoghi di lavoro, dove il primo giro sarà a “scopo educativo con l’invito a rispettare le prescrizioni”.

Per verificare il rispetto dei protocolli di sicurezza nelle imprese, a partire dall’utilizzo di dispositivi di protezione individuale, scendono in campo “squadre miste (composte da personale specializzato di ispettorato del lavoro, vigili del fuoco, Unità Operativa Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro Ausl e carabinieri) che hanno già avviato controlli a tappeto nei settori più esposti come edilizia, logistica, chimica e grande distribuzione, pianificati a cadenza settimanale”.

Insomma, “l’attestazione di responsabilità dimostrata finora mi consente di guardare con cauto ottimismo l’avvio della Fase 2” rivela il prefetto Campanaro, rincuorato dalla nota del ministro dell’interno Luciana Lamorgese che sottolinea la “assoluta centralità delle prefetture nel nostro sistema democratico a presidio di legalità e coesione sociale, nel suo ruolo di garante della sicurezza, coordinatore delle forze di polizia e mediatore tra l’interesse alla libertà di impresa e la tutela della salute. Ci sono stati momenti di difficile attuazione, come negli spostamenti fuori regione consentiti per casi di assoluta urgenza, anche se siamo in attesa di chiarimenti sulle visite tra congiunti nei paesi di confine”.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com