Ostellato
29 Aprile 2020
Daniela Fuschini chiede di garantire la sicurezza sul lavoro: "Morti e infortuni aumenteranno senza controlli serrati"

Sinistra Civica contro le “contraddizioni del Dpcm”

di Redazione | 3 min

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Quattrocento nuovi posti di lavoro. Fri-el Green House investe nel basso ferrarese

Quattrocento nuovi posti di lavoro grazie all’ampliamento delle serre idroponiche a San Giovanni di Ostellato (Fe), acquisto delle aree dell’ex zuccherificio di Comacchio, con successivi recuperi e riconversioni d’uso degli immobili. E ancora, realizzazione di un centro turistico ricreativo d’eccellenza a impatto zero a Portomaggiore e attivazione di politiche di welfare territoriale per contrastare lo spopolamento attraverso il potenziamento della mobilità tra i comuni limitrofi, il recupero edilizio per favorire l’insediamento di nuovi nuclei familiari e lo sviluppo delle comunità energetiche

Ostellato. “L’ultimo decreto di Conte ha deluso molte aspettative ed ha messo ancor di più in luce, caso mai ce ne fosse stato bisogno, le contraddizioni insite nel nostro sistema politico e sociale”.

Parola di Daniela Fuschini di Sinistra Civica Ostellato, consapevole che “la strategia fondamentale per combattere questo virus è la sicurezza, a partire da quella sul lavoro, senza dimenticare però che i morti in Italia, anche senza coronavirus, sono già mediamente 3 al giorno (dati Inail)”.

“Possiamo dunque facilmente immaginare – osserva Fuschini – cosa potrà succedere se i luoghi di produzione non saranno adeguatamente riorganizzati, non solo rispettando le distanze sociali che secondo Oms sono 1.80 metri (cioè 6 piedi misura anglosassone) e non 1 metro ma ridefinendo i tempi di produzione dato che gli operai dovranno cambiare i guanti, le mascherine, ed altri Dpi e si dovranno investire risorse per sanificare gli ambienti, compresi spogliatoi, i servizi igienici ed i luoghi di aggregazione quali per esempio le mense”.

“Cosa succederà se coloro che lavorano non avranno almeno due mascherine al giorno che moltiplicate per i lavoratori solo in Italia saranno oltre 40 milioni/die? Saranno reperibili? Verranno fornite quelle chirurgiche che proteggono l’ambiente o quelle previste per rischio biologico virale?” sono i dubbi che si pone la consigliera di Sinistra Civica Ostellato.

“Tutte queste domande ci fanno ragionevolmente supporre che i morti e gli infortuni sul lavoro nei prossimi anni aumenteranno perché l’applicazione delle norme oltre agli investimenti presuppone un controllo che dovrebbe essere serrato. Ma per fare ciò si dovrebbero assumere molti ispettori del lavoro, formarli adeguatamente e inviarli sui territori a controllare non solo le aziende strutturate ma anche quelle miriadi di attività che continuano a lavorano in nero, in grigio, a cottimo e sicuramente senza le protezioni adeguate perché la mancanza di reddito sta generando l’accettazione di lavori mal pagati ed a rischio anche nei nostri civilissimi comuni”.

“Invece temiamo si procederà come si sta facendo da mesi – critica Daniela Fuschini – e cioè trasferendo la responsabilità pubblica e collettiva a quella individuale e privata multando un povero disgraziato che corre da solo su una spiaggia, i parenti che vanno all’ospedale a portare i vestiti ad un congiunto ricoverato, a sperperare denaro pubblico inviando droni ed elicotteri a controllare se due fidanzati si sono scambiati un bacio. Oppure accanirsi con quelle piccole attività commerciali od artigianali se non hanno esposto bene un cartello anziché intervenire per sostenerle e ridurre loro la tariffa per la raccolta dei rifiuti”.

“Dunque, ciò che traspare incondizionatamente è che The Show must go on – lo spettacolo deve andare avanti e cioè il profitto sopra tutto e la caccia all’untore – chiosa la consigliera -. Che fare? Innanzitutto fondamentale è il ruolo dei sindaci che hanno il compito istituzionale di garantire la salute pubblica e di conseguenza la sicurezza sui posti di lavoro, tutti, e le forze politiche democratiche e sindacali devono lavorare per la costruzione di un rapporto unitario fra luoghi di lavoro e territorio. Operazioni non facili ma se vogliamo pensare di poter avere un futuro dobbiamo impegnarci tutti e tutte consapevoli che non siamo sulla stessa barca e che vanno tutelati i più deboli. Almeno così dovrebbe essere”.

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