Dopo i recenti bombardamenti israeliani su Gaza City e l'inizio dell'invasione di terra, Ferrara per la Palestina ha chiamato cittadini e cittadine a scendere in piazza per dimostrare di essere: “Dalla parte giusta della storia”
"Evvai - Mobilità per tutti" è il tema del weekend interamente dedicato all'innovazione e alla sostenibilità in programma per sabato 20 (ore 9-18) e domenica 21 settembre 2025 (ore 10-18) nell'area dell'Acquedotto monumentale
Il Centro Idea del Comune di Ferrara ha presentato la 16ª edizione del Catalogo dell'Offerta Formativa 2025/2026, dedicato a percorsi didattici e formativi sul tema della sostenibilità
Lo staff del Ciclista Lento si recherà nella città piemontese il prossimo 20 settembre, per un gemellaggio fra i due festival e patrocinare un’edizione locale della “Pedalata più lenta del mondo”
Oltre 4,3 milioni fascicoli sanitari elettronici attivi, con una percentuale di consenso alla consultazione prossima al 90%, tra le più alte d’Italia
Per ricordare chi si è sacrificato per noi. Da “Lettere di condannati a morte della Resistenza Italiana”
Questa è l’ultima lettera alla fidanzata di Bruno Frattaion (Attilio), studente di 19 anni nato a San Daniele del Friuli (Udine) il 13 ottobre 1925, partigiano del Bagaglio ne Pisacane “Silvio Pellico”, fucilato pochi giorni prima della Liberazione in Friuli.
In seguito ad una delazione, viene catturato dalle SS italiane. Tradotto nelle carceri di Udine, più volte torturato, condannato a morte il 22 gennaio 1945. Fucilato l’1 febbraio 1945 nei pressi del cimitero di Tarcento (Udine), con altri sette: Adriano Carlon, Angelo Lipponi, Cesare Longo, Elio Marcuz, Giannino Putto, Calogero Zaffuto e Piero Zanier.
31 gennaio 1945
Edda,
voglio scriverti queste mie ultime, e poche righe. Edda, purtroppo sono le ultime si, il destino vuole così, spero ti giungano di conforto in tanta triste sventura.
Edda, mi hanno condannato alla morte, mi uccidono; però uccidono il mio corpo non l’idea che c’è in me. Muoio, muoio senza alcun rimpianto, anzi sono orgoglioso di sacrificare la mia vita per una causa, per una giusta causa e spero che il mio sacrificio non sia vano, anzi sia di aiuto nella grande lotta. Di quella causa che fino a oggi ho servito senza nulla chiedere e sempre sperando che un giorno ogni sacrificio abbia il suo ricompenso. Per me la migliore ricompensa era quella di vedere fiorire l’idea che purtroppo per poco ho servito, ma sempre fedelmente.
Edda il destino ci separa, il destino uccide il nostro amore quell’amore che io nutrivo per te e che aspettava quel giorno che ci faceva felici per sempre. Edda, abbi sempre un ricordo di chi ti ha sempre sinceramente amato. Addio a tutti.
Addio Edda
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