Il Pni 2025 si svolge in presenza a Ferrara Expo il 4 dicembre e 5 dicembre offrirà due giorni intensi di pitch, tavole rotonde, networking e un’area expo di respiro internazionale, dove startup, investitori e aziende potranno incontrarsi e approfondire nuove opportunità di business
Sabato 29 novembre alle 15.30 Rete Pace Ferrara sarà in piazza Cattedrale per denunciare "quanto continua ad accadere e, in particolare, per solidarizzare con i disertori dell'esercito israeliano e con la lotta nonviolenta di tanti palestinesi"
Campagna di sensibilizzazione per far conoscere il virus dell'Hiv e le modalità di trasmissione, informare sulla prevenzione dell'infezione per la tutela della propria salute e quella della collettività, contrastare lo stigma che l'Aids ancora suscita nella coscienza collettiva.
La Contrada Rione San Paolo aps di Ferrara annuncia con entusiasmo l’arrivo della XVII edizione della manifestazione “Il Paese di Babbo Natale e la Befana in Piazza”
Prosegue anche per l'anno scolastico 2025/2026 il progetto ‘Diffusione della cultura del mondo aeronautico', giunto alla sua seconda edizione e rivolto alle scuole del territorio ferrarese
Per ricordare chi si è sacrificato per noi. Da “Lettere di condannati a morte della Resistenza Italiana”
Questa è l’ultima lettera alla fidanzata di Bruno Frattaion (Attilio), studente di 19 anni nato a San Daniele del Friuli (Udine) il 13 ottobre 1925, partigiano del Bagaglio ne Pisacane “Silvio Pellico”, fucilato pochi giorni prima della Liberazione in Friuli.
In seguito ad una delazione, viene catturato dalle SS italiane. Tradotto nelle carceri di Udine, più volte torturato, condannato a morte il 22 gennaio 1945. Fucilato l’1 febbraio 1945 nei pressi del cimitero di Tarcento (Udine), con altri sette: Adriano Carlon, Angelo Lipponi, Cesare Longo, Elio Marcuz, Giannino Putto, Calogero Zaffuto e Piero Zanier.
31 gennaio 1945
Edda,
voglio scriverti queste mie ultime, e poche righe. Edda, purtroppo sono le ultime si, il destino vuole così, spero ti giungano di conforto in tanta triste sventura.
Edda, mi hanno condannato alla morte, mi uccidono; però uccidono il mio corpo non l’idea che c’è in me. Muoio, muoio senza alcun rimpianto, anzi sono orgoglioso di sacrificare la mia vita per una causa, per una giusta causa e spero che il mio sacrificio non sia vano, anzi sia di aiuto nella grande lotta. Di quella causa che fino a oggi ho servito senza nulla chiedere e sempre sperando che un giorno ogni sacrificio abbia il suo ricompenso. Per me la migliore ricompensa era quella di vedere fiorire l’idea che purtroppo per poco ho servito, ma sempre fedelmente.
Edda il destino ci separa, il destino uccide il nostro amore quell’amore che io nutrivo per te e che aspettava quel giorno che ci faceva felici per sempre. Edda, abbi sempre un ricordo di chi ti ha sempre sinceramente amato. Addio a tutti.
Addio Edda
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