C'è un gesto semplice che apre il pomeriggio dedicato agli 80 anni dell'Unione Donne in Italia: un mazzo di fiori consegnato a Liviana Zagagnoni, storica esponente dell'associazione, figura di riferimento per tante tra le più giovani e per tutte le "nuove arrivate" nell'Udi a Ferrara
L’Istituto Paritario San Vincenzo di Ferrara, da decenni ospitato negli spazi di Palazzo Rondinelli tra via Fossato e piazza Ariostea, si prepara a una svolta storica. Dopo l’agosto 2027, l’intero complesso scolastico lascerà l’attuale sede per trasferirsi nella struttura oggi occupata dalla scuola paritaria Sant’Antonio
Nel panorama regionale che vede un nuovo incremento dei morti sulle strade, la provincia di Ferrara rappresenta una delle poche eccezioni positive. Nel primo semestre del 2025 gli incidenti sono scesi da 574 a 537, i feriti da 736 a 712 e soprattutto i decessi da 15 a 11
La Fp Cgil di Ferrara punta il dito contro i "gravi ritardi" nei pagamenti delle prestazioni svolte dal personale del 118 durante gli eventi pubblici. Al centro della denuncia c’è il caso di Monsterland, la manifestazione del 31 ottobre 2024 per la quale - a distanza di oltre un anno - infermieri e autisti non hanno ancora ricevuto quanto dovuto
Il negozio Emergency in piazza Trento e Trieste è aperto dal 22 novembre al 24 dicembre (10-13 e 15-19), con orario continuato (10-19) il 22, 23 e 24 dicembre
Per ricordare chi si è sacrificato per noi. Da “Lettere di condannati a morte della Resistenza Italiana”
Questa è l’ultima lettera alla fidanzata di Bruno Frattaion (Attilio), studente di 19 anni nato a San Daniele del Friuli (Udine) il 13 ottobre 1925, partigiano del Bagaglio ne Pisacane “Silvio Pellico”, fucilato pochi giorni prima della Liberazione in Friuli.
In seguito ad una delazione, viene catturato dalle SS italiane. Tradotto nelle carceri di Udine, più volte torturato, condannato a morte il 22 gennaio 1945. Fucilato l’1 febbraio 1945 nei pressi del cimitero di Tarcento (Udine), con altri sette: Adriano Carlon, Angelo Lipponi, Cesare Longo, Elio Marcuz, Giannino Putto, Calogero Zaffuto e Piero Zanier.
31 gennaio 1945
Edda,
voglio scriverti queste mie ultime, e poche righe. Edda, purtroppo sono le ultime si, il destino vuole così, spero ti giungano di conforto in tanta triste sventura.
Edda, mi hanno condannato alla morte, mi uccidono; però uccidono il mio corpo non l’idea che c’è in me. Muoio, muoio senza alcun rimpianto, anzi sono orgoglioso di sacrificare la mia vita per una causa, per una giusta causa e spero che il mio sacrificio non sia vano, anzi sia di aiuto nella grande lotta. Di quella causa che fino a oggi ho servito senza nulla chiedere e sempre sperando che un giorno ogni sacrificio abbia il suo ricompenso. Per me la migliore ricompensa era quella di vedere fiorire l’idea che purtroppo per poco ho servito, ma sempre fedelmente.
Edda il destino ci separa, il destino uccide il nostro amore quell’amore che io nutrivo per te e che aspettava quel giorno che ci faceva felici per sempre. Edda, abbi sempre un ricordo di chi ti ha sempre sinceramente amato. Addio a tutti.
Addio Edda
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