Eventi e cultura
17 Aprile 2020
L'Archivio di Stato rinvia gli eventi dopo la pandemia per omaggiare lo storico maestro

Ferrara ricorda Adriano Franceschini cento anni dopo

di Redazione | 4 min

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Adriano Franceschini riceve la laurea honoris causa in lettere nel 2000

Insegnante e storico, ricercatore e saggista, ma per tutti “il Maestro”. Parliamo di Adriano Franceschini, nato cento anni fa, il 17 aprile 1920, a Ferrara dove è venuto a mancare nel 2005. L’Archivio di Stato di Ferrara, uno degli istituti culturali che frequentò maggiormente, si era fatto capofila di tanti altri enti pubblici e organizzazioni culturali per organizzare e programmare da questa data alla fine del 2020 una serie di iniziative che potessero ricordare il maestro ed i suoi poliedrici studi archivistici e storici ma, ovviamente, questa pandemia ha bloccato ogni tipo di programmazione.

Non ci sono migliori parole per descriverlo di quelle incise sulla targa con la quale gli fu dedicata la scuola elementare di Porotto dove insegnò a lungo: “Maestro storico, erudito paleografo, epigrafista liberò la storiografia locale oltre i suoi confini e l’asperse con “il sapore del sale” degli umili”.

“Non è esagerato poterlo definire una sorta di Ludovico Antonio Muratori moderno – aggiunge Davide Guarnieri, direttore dell’Archivio di Stato di Ferrara -, profondo studioso con l’obiettivo, però, di diffondere i propri studi, ricerche e, perché no, scoperte anche tra chi avrebbe potuto incontrare difficoltà ad avere accesso a quei documenti ed a ciò che quei documenti raccontavano. Tutto questo derivava, ovviamente, dal Franceschini ‘Maestro’ che doveva docere ai suoi giovani studenti”.

Frequentò assiduamente biblioteche ed archivi ferraresi, rodigini e modenesi occupandosi di diversi aspetti della storia ferrarese, polesana e del territorio del ducato estense, coprendo un arco cronologico di quattrocento anni circa a partire dal XII secolo.

Impossibile ricordare qui le decine e decine di sue pubblicazioni ma due, a detta di Guarnieri, vanno senza dubbio menzionate: i tre tomi di Artisti a Ferrara in età umanistica e rinascimentale di cui l’Archivio di Stato conserva le copie postillate dal Maestro e Presenze ebraiche a Ferrara: testimonianze archivistiche fino al 1492, vera e propria pietra miliare per chiunque voglia iniziare o approfondire lo studio della nostra comunità ebraica e delle sue profonde radici che la legano in maniere inscindibile a Ferrara.

I suoi scritti sono presenti in tutte le biblioteche italiane ed in tantissime estere e le citazioni delle sue parole in innumerevoli volumi di storia, arte ed architettura. Tanti studiosi, anche laureandi, infine lo hanno ringraziato nelle prime pagine delle loro opere, dopo aver spesso ricevuto un’indicazione bibliografica o archivistica, frutto di conoscenza approfondita e memoria non comune.

Nel 2000 l’Università cittadina gli conferì la Laurea honoris causa in lettere ma Adriano Franceschini restò per tutti il Maestro.

“Ho avuto purtroppo il piacere di iniziare a frequentare assiduamente l’Archivio di Stato di Ferrara come studioso quando il Maestro aveva iniziato a diradare le sue visite – racconta il direttore Guarnieri -. Chi lo ha conosciuto mi ha raccontato che puntualmente, ai rintocchi del mezzogiorno provenienti dal campanile di San Francesco, Adriano Franceschini lasciava la ‘sua’ postazione di sala studio: il tragitto verso casa gli era faticoso oltre che lungo, ma il personale tutto sapeva che il Maestro sarebbe apparso la mattina seguente, di buon’ora, pronto a riprendere la consultazione dei documenti che ha tanto amato, in particolare dell’Archivio Notarile di Ferrara, fondo di cui si può dire che conoscesse praticamente ogni singola carta sino al XVI secolo”.

L’impegno di tutte le organizzazioni che con i loro rappresentanti hanno partecipato e che di seguito si elencano resta comunque vivo: Archivio di Stato di Modena, Archivio di Stato di Rovigo, Archivio Storico Comunale di Ferrara, Biblioteca Comunale Ariostea, Comunità ebraica, Meis, Archivio diocesano di Ferrara, Archivio Storico Comunale di Cento, Ferrariae Decus, Deputazione di Storia Patria di Ferrara, Dipartimento di Architettura UniFe, Società Dante Alighieri, Centro Studi Pomposiani.

Una ricorrenza importante, quella del centenario della nascita, che non verrà dimenticata: “Cari amici e colleghi – è l’ultimo invito del direttore dell’Archivio di Stato –  vi do appuntamento per un nuovo incontro non appena questo virus ce ne concederà la possibilità, certo che non sarà un problema se le iniziative che avevamo cominciato ad abbozzare per ricordare il Maestro oltrepasseranno la data del prossimo 31 dicembre”.

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