Indiscusso
6 Aprile 2020

#io resto a casa, ma serve?

di Marzia Marchi | 3 min

Leggi anche

Dalle chiave dell’auto a quelle di casa, due in manette

La Polizia di Stato ha eseguito un'ordinanza applicativa della custodia cautelare in carcere emessa dal gip del tribunale di Ferrara nei confronti di due persone di 35 anni, nomadi provenienti da fuori provincia, entrambe gravate da numerosi precedenti di polizia per reati contro il patrimonio, oggi gravemente indiziate di circa quindici furti aggravati e furti in abitazione messi a segno nel 2023 a Ferrara ai danni di ignari cittadini

Paziente assunse ivermectina contro il Covid, ma morì. Ex medico finisce a processo

È stata fissata per il 27 maggio l'udienza predibattimentale del processo per omissione di soccorso a carico di Alberto Dallari, il 69enne medico (oggi in pensione) di Reggio Emilia, che aveva preso in cura domiciliare Mauro Gallerani, 68enne di Corporeno colpito dal Covid-19 e poi deceduto dopo un mese di ricovero ospedaliero

Vm Motori, trenta esuberi in vista

Altri trenta esuberi in Vm Motori, azienda centese che fa parte della galassia Stellantis. Negli scorsi giorni i sindacati, ma non la Fiom-Cgil, avevano firmato un accordo per nuove uscite volontarie nell'azienda nata dalla fusione tra Fca e Psa

Tredicenne bullizzato e vittima di estorsioni dai compagni di scuola

Bullizzato e vittima di estorsioni da parte dei suoi compagni di classe. Un tredicenne ferrarese ha ottenuto giustizia grazie all'intervento dei carabinieri che hanno individuato i suoi aguzzini, tre suoi coetanei, ritenendoli i presunti autori del reato e segnalandoli alla Procura presso il Tribunale dei Minorenni di Bologna

Dopo il mantra del lavatevi le mani e starnutite nel gomito ora quello del restate a casa. E siamo in casa da un mese tondo, senza vita sociale, culturale, economica. Dal 24 febbraio 3 regioni e poi dal 9 di marzo tutta l’Italia. Ora, a norma di legge, io non posso più uscire se non per fare la spesa e devo aggirarmi col cane nei 200m di vicoli angusti intorno a casa per non fare l’untrice di qualcosa che non saprò mai se ho – visto che potrei essere un’asintomatica – incontrando anche quattro o cinque persone nei 2 metri di ampiezza delle strade che sono costretta a frequentare visto che lo spazioso sottomura, a due passi da casa mia, è interdetto!

Gli spazi ampi e verdi chiusi e le strade, spesso strette e sporche, ovviamente accessibili. E già questa regola mi suscita un inevitabile interrogativo…

Come si veicoli il virus non è chiaro a nessuno e figuriamoci se posso avere io le risposte. Ma le domande, quelle si, me le pongo!

La prima: perché ci sono luoghi in cui il virus imperversa più che in altri, quando le misure sono le stesse da un mese per tutta Italia?

La seconda: perchè ci sono poveri anziani reclusi da un mese nelle case di riposo senza potere vedere i parenti e lì il virus dilaga e miete vittime più che nelle case private?

Un’altra domanda: perché le persone più a rischio, ovvero i sanitari e le forze dell’ordine, che ci devono assistere o curare non sono stati i primi ad essere protetti e continuamente monitorati?

E perché non si indaga sul fatto gli ospedali sono il luogo primario di trasmissione del virus, tenendo conto che anche prima del Covid 19 imperversavano le cosiddette infezioni ospedaliere. Vedi

http://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=48352

(“La lista è divisa in tre categorie a seconda dell’urgenza della necessità di nuovi antibiotici: priorità fondamentale, elevata e media. Il gruppo più importante include batteri resistenti a più farmaci che rappresentano una particolare minaccia in ospedali, case di cura e tra i pazienti la cui assistenza richiede dispositivi come ventilatori e cateteri.
Tra questi figurano Acinetobacter, Pseudomonas e vari componenti della famiglia delle Enterobacteriaceae (tra cui Klebsiella, E. coli, Serratia e Proteus). Possono causare infezioni gravi e spesso mortali come infezioni del flusso sanguigno e polmonite). Ancora: perché abbiamo massacrato settori produttivi da cui dipende la vita di forse qualche milioncino di persone, come piccoli artigiani, ristoratori, fioristi, agricoltori, pescatori e lasciamo funzionare le fabbriche che producono i famigerati cacciabombardieri F35 (https://ilmanifesto.it/paese-chiuso-fabbriche-darmi-aperte/)?

Non ho finito. Perché, anche nei momenti di dramma come questo, c’è qualcuno che specula sul dolore e sulla sofferenza dei più deboli, all’interno del nostro mondo politico e di quelli europeo, e all’interno del mondo economico-finanziario a livello globale?

Infine davvero : perché tutti non ci chiediamo cosa abbiamo sbagliato, come umanità, per arrivare a farci mettere in crisi da un minuscolo ignobile virus mentre aspiriamo a conquistare lo Spazio?

Un po’ di risposte mi aleggiano nella testa, ma intanto sarei contenta se si disseminassero queste domande, tanto quanto il virus.

Se non ci interroghiamo sul perché delle cose e di questa cosa in particolare, non sapremo mai trovare le risposte adeguate né ora né dopo.

Chiusi in casa per sempre non potremo certo restarci, perché a quel punto non si chiamerà più “emergenza Covid19” ma con un’altra ancor più triste parola.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com