Faccio il sovversivo 2.0
24 Marzo 2020

Coronavirus, non chiamatela Resistenza

di Faccio | 2 min

Leggi anche

Detenuta violentata. Zonari: “Lo Stato ha fallito. E chi sminuisce la violenza è parte di quel fallimento”

"Quanto accaduto alla donna transgender detenuta nel carcere dell’Arginone è di una gravità inaudita". Anna Zonari, consigliera de La Comune di Ferrara, interviene su ciò che è accaduto dalla casa circondariale Costantino Satta di Ferrara. A rendere poi questa vicenda "ancora più insopportabile" sono poi arrivate "le parole pronunciate dall’ex direttrice del carcere, Nicoletta Toscani, che ha ricoperto l’incarico all’Arginone dal 2019 fino al luglio 2024"

Morì nel cantiere in Borgo Punta. Due richieste di rinvio a giudizio

Due richieste di rinvio a giudizio e una di condanna con rito abbreviato. Sono quelle che la pm Isabella Cavallari della Procura di Ferrara ha avanzato ieri (martedì 1 luglio) mattina, durante l'udienza preliminare per l'incidente mortale in cui perse la vita Miz Mohamed Fawzy Abdou, operaio edile 36enne di nazionalità egiziana

Prete a processo per abusi. Condanna ridotta in Appello

La Corte d'Appello del tribunale di Caltanissetta ha abbassato a tre anni la pena per don Giuseppe Rugolo, il sacerdote arrestato ad aprile 2021 a Ferrara, dopo che in primo grado - a marzo 2024 - il tribunale di Enna lo aveva condannato a 4 anni e 6 mesi con la pesante accusa di violenza sessuale aggravata nei confronti di Antonio Messina

Cardiopatie e tumori prime cause di morte a Ferrara

Un territorio che invecchia, cambia e si confronta con nuove priorità sanitarie. È questo il quadro restituito dal Profilo di Salute 2024 della comunità ferrarese, il documento tecnico e strategico curato dall’Azienda Usl di Ferrara, che offre un’analisi dettagliata dello stato di salute e delle condizioni sociali, demografiche e ambientali della popolazione residente

A volte per credere bisogna vedere…
Nei giorni scorsi a Copparo, come del resto a Ferrara, sono arrivate le salme da Bergamo.

Mi sono messo nei panni di parenti e amici di queste persone, che non hanno potuto nemmeno vedere i propri cari in punto di morte e di quei poveri esseri umani che hanno sofferto in solitudine prima di lasciarci. Ho provato grande tristezza in questo frangente.

Ricordo però a tutta la comunità Ferrarese e Copparese che il vero dramma è tutti i giorni dal mese di febbraio a questa parte e non solo quando arriva a casa nostra.

Siamo sconvolti da quello che sta accadendo: le nostre abitudini, i nostri contatti, il nostro lavoro, la storia di ognuno di noi sarà per sempre turbata.
Siamo disorientati, lo si vede anche da certi comportamenti che abbiamo in questi giorni…

Permettetemi però una riflessione: quando usiamo la parola Resistere, legata a questo tipo di situazione, ci vuole più cautela.
Senza dubbio il personale sanitario, le forze dell’ordine, i volontari e tutte quelle persone in prima linea stanno resistendo, ma noi?

Resistere è una parola che si scrive con la R maiuscola e la usavano coloro che per l’ordine costituito del tempo prima erano briganti, poi ribelli ed infine Partigiani nella guerra di resistenza.
Vivevano al freddo, vivevano lontano dagli affetti più cari, la paura era la loro compagna di viaggio, paura di essere trovati e uccisi dai vigliacchi nazifascisti.

A noi dicono che dobbiamo rimanere in casa con tutte le comodità del caso: riscaldamento e camino accesi, cibo e bevande, internet, tablet, smartphone, televisione, Sky, netflix, X box,  e chi più ne ha più ne metta.

Sinceramente parlando, a me non sembra di fare molta fatica, anzi, per piacere, usiamo un altro termine per dire che dobbiamo rimanere in casa: reggere, sopportare, tollerare, ma non Resistere, davvero offendiamo quei poveri giovani morti per rifare l’Italia e anche chi, in questi momenti, sta resistendo davvero.

Grazie e #sopportiamoincasa

Grazie per aver letto questo articolo...

Da 20 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com