Spal
23 Marzo 2020
L'attaccante biancazzurro parla dalla sua casa di Milano: "Spero di non dover giocare mai più a porte chiuse. Ci sarà tempo per tornare allo stadio"

Spal, Petagna: “A Parma tre punti fondamentali. Ora tifiamo per medici e infermieri”

di Redazione | 3 min

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(foto di Alessandro Castaldi)

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Dal balcone della sua casa di Milano, Andrea Petagna scruta l’orizzonte e aspetta che passi la tempesta. Lui, così come i milioni di italiani che stanno attraversando questo periodo, la luce in fondo al tunnel non sa ancora quando si potrà vedere, ma non si perde d’animo e trascorre la sua quotidianità cercando di ingannare il tempo tra una batteria di esercizi per mantenersi in forma e una serie tv.

A raccontarlo è stato lo stesso attaccante biancazzurro in una chiacchierata telefonica con Diletta Leotta per Dazn, nella speranza di poter scacciare il mostro invisibile del Coronavirus per ritrovare la normalità della vita di tutti i giorni.

“Io – ha spiegato il centravanti – sto molto bene. Le giornate sono molto lunghe, mi sveglio abbastanza presto, faccio colazione e poi mi alleno. Ho la fortuna di avere un terrazzo abbastanza grande, dove faccio esercizi con gli elastici, uso la cyclette e ho un tappeto per correre. Sotto questo punto di vista sono abbastanza organizzato. Nel pomeriggio qualche serie televisiva e aspetto ora di cena. Non sono un grande chef, mi faccio un piatto di pasta in bianco, un petto di pollo o la bresaola in busta. Poi vado a letto”.

Nonostante ciò, anche a distanza di chilometri, lo spirito di squadra della Spal non si è perso e attraverso i social media ci si continua virtualmente ad allenare e a fare spogliatoio: “Abbiamo un gruppo Whatsapp di squadra dove il preparatore atletico ci ha mandato tutti gli allenamenti da fare a casa. Inoltre, Valdifiori tutte le mattine alle 9 manda la rassegna stampa con tutti i giornali da leggere. Mi piace molto l’applicazione House Party perché si possono fare le chiamate fino a otto persone e quindi chiacchieriamo lì. Ho anche rivisto persone che non vedevo da tanto tempo”.

Petagna ha successivamente aggiunto: “L’unica cosa positiva di questo momento è che io sto bene, così come i miei amici e la mia famiglia. Il mio pensiero va invece a tutte quelle persone che sono costrette a continuare a lavorare facendo sacrifici e a tutte quelle che sono da sole, agli infermieri e ai dottori che stanno lottando tutti i giorni per salvare vite. Rimanere a casa è la cosa più importante da fare ora, tifando per chi sta lottando negli ospedali. Ci sarà tempo per parlare di calcio, per tornare allo stadio e le partite”.

E pensare che fino a due settimane fa si è giocato come se nulla fosse: “La partita vinta con il Parma – ha concluso il bomber biancazzurro – è stata davvero surreale. C’è mancata quella che è la tensione classica prima di ogni partita e insieme ai miei compagni si faceva fatica ad alzare il ritmo durante il riscaldamento. Poi stavamo per scendere in campo e siamo rientrati negli spogliatoi, per poi tornare di nuovo in campo. Stiamo parlando di una situazione particolare. Nonostante ciò, siamo riusciti a portare a casa tre punti, questo è stata la cosa importante per la squadra. Ma spero comunque di non dover giocare mai più a porte chiuse”.

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