Scienza e tecnologia
5 Marzo 2020

Gli ultragrandangolari Nikon DX a confronto

di Redazione | 4 min

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Le ottiche ultragrandangolari sono i classici obiettivi “da strada”; grazie alla notevole ampiezza del loro angolo di campo, infatti, permettono di inquadrare una vasta porzione dell’orizzonte visibile. Proprio per questa particolare caratteristica, però, la loro gestione risulta abbastanza complessa, in quanto un’inquadratura ampia e onnicomprensiva risulta molto più difficile da “costruire”.

Il numero di elementi presenti nell’inquadratura di un ultragrandangolare, infatti, è nettamente superiore rispetto a quelli di un teleobiettivo da distanza medio-lunga, di conseguenza realizzare foto perfettamente equilibrate può rivelarsi una sfida ardua.

Nel contesto urbano per esempio, dove gli elementi mobili come macchine e pedoni sono più numerosi e spesso imprevedibili, la differenza tra un’inquadratura ben composta e uno scatto banale si riduce a una questione di attimi. Il discorso cambia, invece, quando si parla di fotografia paesaggistica, o comunque quando si scatta con l’ausilio del cavalletto, e magari del telecomando, con tutto il tempo a disposizione per comporre bene l’inquadratura e trovare l’esposizione migliore.

Indipendentemente dalle difficoltà tecniche poste da questo tipo di ottiche, gli obiettivi ultragrandangolari sono fondamentali per quei fotoamatori che hanno una particolare predilezione per la street photography, per la fotografia architettonica e la paesaggistica; i meravigliosi scatti che si possono realizzare valgono di certo tutto l’impegno necessario per imparare a usarli al meglio, nonché la spesa sostenuta per il loro acquisto.

Il prezzo di un obiettivo ultragrandangolare, infatti, parte da un minimo di 250 euro e il limite massimo che può raggiungere dipende esclusivamente dal tipo di ottica e dalla destinazione d’uso.

Nel nostro articolo mettiamo a confronto i tre obiettivi ultragrandangolari prodotti dalla ditta giapponese Nikon per la serie DX, quindi progettati apposta per le DSLR con sensore di formato APS-C; gli ultragrandangolari Nikon DX sono molto apprezzati per le loro caratteristiche e possono essere montati anche sulle DSLR APS-C di altre marche, come le Canon e le Sony per esempio, mediante l’uso di un apposito anello adattatore.

 

AF-P DX Nikkor 10-20mm f/4.5-5.6G VR

Dei tre grandangolari Nikkor DX, lo AF-P 10-20mm è quello caratterizzato dal prezzo più accessibile. Il Nikkor 10-20mm, infatti, è un ultragrandangolare di tipo entry level, di conseguenza è il meno luminoso dei tre (la sua apertura massima è di f/4.5); in compenso è molto apprezzato per il livello di chiarezza e per la nitidezza delle immagini, garantita dal sistema di stabilizzazione VR integrato nell’obiettivo, e per la distorsione ai bordi appena accennata, percettibile soltanto sulla lunghezza focale minima di 10 millimetri.

Un’altra limitazione intrinseca di questo obiettivo è l’assenza della messa a fuoco manuale, che negli ultragrandangolari riveste particolare importanza; l’autofocus, però, funziona egregiamente e in maniera fluida e silenziosa.

Queste caratteristiche unite al prezzo contenuto, come accennato anche prima, lo rendono ideale per i fotoamatori alle prime armi, che possono usarlo per imparare come gestire al meglio un ultragrandangolare prima di passare a un modello più prestante.

 

AF-S DX Nikkor 12-24mm f/4G IF-ED

Di tutt’altro livello, invece, è lo AF-S Nikkor 12-24mm, sia per quanto riguarda le caratteristiche sia per il costo. Il 12-24mm è stato introdotto sul mercato nel 2003 ed è stato il primo obiettivo ultragrandangolare a essere progettato appositamente per il formato Nikon DX allo scopo di colmare la lacuna nella gamma delle ottiche da ultragrandangolo a grandangolo, che a causa del fattore di crop sul formato APS-C non riuscivano a fornire un angolo di campo inferiore a una distanza focale minima di 27 millimetri.

Il Nikkor DX 12-24mm, quindi, divenne subito il complemento ideale per le reflex professionali e semi-professionali Nikon dotate di sensore APS-C, come la D2H e la D100 per esempio; a parte la lunghezza focale ridotta, questo obiettivo è caratterizzato anche dagli elementi in vetro a bassissima dispersione ED, che riducono le aberrazioni cromatiche, e dal sistema di messa a fuoco interna IF, che facilita notevolmente l’uso di accessori come il filtro polarizzatore e il paraluce a petalo.

 

AF-S DX Nikkor 10-24mm f/3.5-4.5G ED

Lo AF-S DX 10-24mm appartiene alla stessa fascia di prezzo dell’AF-S DX 12-24mm, ed è il suo “erede” a tutti gli effetti; secondo le opinioni dei professionisti, inoltre, è anche il migliore dei tre ultragrandangolari Nikon DX.

Questo obiettivo è stato introdotto sul mercato nel 2009 ed è caratterizzato da uno schema ottico “potenziato” rispetto a quello del predecessore, dal momento che la distanza focale minima è ulteriormente ridotta, ma analogo per quanto riguarda la presenza delle lenti in vetro a bassissima dispersione ED e degli elementi asferici per la riduzione delle distorsioni.

Il 10-24mm mantiene anche il sistema di messa a fuoco interna IF, il motore compatto a onde silenziose SWM per l’autofocus e la messa a fuoco manuale presenti nel 12-24mm, ma grazie all’apertura massima di f/3.5 risulta essere il più luminoso dei tre ultragrandangolari Nikon DX.

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