Scienza e tecnologia
5 Marzo 2020
Vi spieghiamo come e quando effettuare questa operazione ma anche quali sono le differenze con altri tipi di lavorazione, come la vangatura. Ma la fresatura comporta solo svantaggi o anche qualche svantaggio?

Come fare la fresatura del terreno

di Redazione | 3 min

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Il terreno va preparato ad accogliere le coltivazioni che altrimenti troverebbero un luogo inospitale che pregiudicherebbe la crescita degli ortaggi ecc. Uno dei passaggi fondamentali per la lavorazione del terreno è la fresatura. Il modo più comodo per eseguire questo tipo di lavoro è sicuramente con l’aiuto di un motocoltivatore, come per esempio quelli che potete trovare sul sito giardinofanatico.com, ma tra un attimo affronteremo nel dettaglio l’argomento che, ci auguriamo, leggerete fino in fondo.

La fresatura

Il primo paragrafo vogliamo dedicarlo a una spiegazione fondamentale: che cos’è la fresatura e in cosa consiste? Vero è probabile che molti dei nostri lettori abbiano idea di cosa sia ma come si dice: non si sa mai. La fresatura è un’operazione che ha come conseguenza lo sminuzzamento e il rimescolamento del terreno e viene seguita a una profondità di 20 centimetri circa. Oltre a ridurre la quantità e la dimensione delle zolle che altrimenti sarebbero difficili da penetrare per le radici, elimina alcune erbacce ma rimescola nel terreno anche i resti delle precedenti colture facendone un ottimo concime naturale.

Quali macchine usare

La tecnologia ci ha messo a disposizione delle macchine che semplificano il lavoro. Per i terreni moto grandi serve un trattore con fresatrice. È chiaro che suddetta soluzione rappresenta una esagerazione per terreni medi e piccoli per i quali è meglio un motocoltivatore o motozappa. Il primo ha due ruote mentre la seconda nessuna. Il funzionamento della motozappa non è complicato, la macchina avanza in conseguenza del movimento delle lame sul suolo. È importante procedere lentamente se si desidera un terreno davvero soffice.

Il momento migliore per la fresatura

Non si tratta di una regola ferrea tuttavia il periodo ideale per la fresatura è durante l’autunno dopo la fine del raccolto e comunque non oltre l’inizio dell’inverno. Il peggior momento, invece, è durante la primavera in quanto le coltivazioni sono in fioritura.

La fresatura e la vangatura non sono alternative

Tanto la fresatura quanto la vangatura hanno lo scopo di smuovere il terreno e frantumare le zolle. Da qui nasce in molti la convinzione che si tratti di due lavorazioni alternative, ovvero, si fa l’una o l’altra. È effettivamente così? No e vi spieghiamo il perché: fresatura e vangatura sono complementari anche se si eseguono in tempi diversi. Per capire il perché basti pensare che la vangatura si esegue al doppio della profondità del terreno rispetto alla fresatura. La vangatura scompatta grandi porzioni di terreno estirpa piante e rimuove le radici. Il lavoro della fresatura è in superficie.

Vantaggi e svantaggi della fresatura

Ma la fresatura è davvero perfetta, comporta solo vantaggi o c’è anche qualche svantaggio? In merito gli agricoltori sono divisi. Sia chiaro i pregi di questa lavorazione nessuno li mette in dubbio ma è altrettanto giusto mettere in luce le conseguenze negative. Assodato che i tempi di lavoro rispetto all’aratura sono ridotti, che si ha un controllo sulle piante infestanti ecc. È anche vero che c’è il pericolo di danneggiare la struttura del terreno, ne risente il drenaggio, in più lavorando il terreno solo in superficie aumentano i costi di manutenzione. Non ci resta che invitarvi a consigliare i vantaggi e gli svantaggi e poi decidere di conseguenza.

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