Attualità
28 Febbraio 2020
Giovedì messe in isolamento domiciliare cautelativo altre 8 persone, tamponi finora sempre negativi

A Ferrara ancora nessun contagio da coronavirus

di Daniele Oppo | 3 min

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Nella provincia di Ferrara continuano a non essere rilevati soggetti infetti da nuovo coronavirus Sars-Cov-2. Dai dati ufficiali delle aziende sanitarie riferiti alla giornata di giovedì emerge che su 47 tamponi effettuati finora, 38 sono risultati negativi (di 9 non c’è ancora l’esito).

Nella giornata di giovedì il dipartimento di Sanità pubblica ha preso in carico altre 12 persone, 8 sono in isolamento domiciliare e sorveglianza attiva, per 4 invece è stato scelto solo il monitoraggio telefonico senza isolamento. Altre quattro persone hanno invece concluso il periodo di sorveglianza.

Cinque persone sono state ricoverate negli ospedali di Cona (3) e del Delta (2) con sintomi compatibili anche con quelli del Covid 19, ma si è in attesa dei risultati dei tamponi.

In totale fino al 27 febbraio sono finite sotto sorveglianza 115 persone a Ferrara e provincia.

Sergio Venturi

Nel contesto regionale i dati rimangono quelli comunicati in mattinata, ovvero 97 casi accertati su oltre mille tamponi effettuati. Quasi un raddoppio rispetto al giorno precedente, ma la spiegazione è chiara: “Un aumento che in gran parte ci aspettavamo- ha detto l’assessore regionale Sergio Venturi- perché nei giorni scorsi abbiamo spinto molto il piede sull’acceleratore dei tamponi, oltre mille refertati ed eseguiti su persone asintomatiche principalmente a contatto con casi positivi, prima che le indicazioni nazionali stabilissero la necessità di fare il test tampone solo in caso di sintomi manifesti”.

“Il fatto che per oltre la metà dei pazienti l’ambiente di cura sia quello domestico – ha spiegato l’assessore – è da un lato tranquillizzante, dall’altro stiamo procedendo con l’armonizzazione dell’effettuazione dei test alle indicazioni nazionali, per le quali vanno effettuati sulle persone sintomatiche. Pertanto, il contatto asintomatico continuerà ad essere isolato in quarantena per 14 giorni, e gli sarà effettuato il tampone solo in caso di comparsa di sintomi. Mi aspetto dunque che nei prossimi giorni il ritmo dei casi positivi possa diminuire. Nella situazione data, abbiamo diversi elementi da valutare positivamente, a partire dal fatto che nella maggioranza dei casi si guarisca semplicemente stando a casa e assumendo degli antipiretici”.

Alle nuove indicazioni sui tamponi, Venturi ha ricordato che continua ad affiancarsi, sempre sul piano diagnostico, la linea ‘aggressiva’ messa in campo dalla Regione fino ad ora: tutti i pazienti con polmonite in ospedale vengono sottoposti a tac del torace e tampone. E a questo proposito, tra tutte le indagini effettuate, soltanto in un caso – quello di Cattolica (Rm) è stata riscontrata la positività.

L’assessore ha ricordato che si sono già svolti alcuni degli incontri previsti in assessorato con i medici per fronteggiare insieme le criticità, a partire dalla mancanza dei presidi di protezione. Rispetto a martedì, quando si è svolta la riunione con i medici ed è stato rivolto anche dal presidente Stefano Bonaccini un appello a livello nazionale per reperire il materiale necessario a tutela degli operatori, la situazione è migliorata: sono già stati ripartiti tra le Aziende sanitarie i quantitativi (sulla base della popolazione e dei casi presenti); nelle prossime ore avverrà la distribuzione e anche i medici di famiglia disporranno dei presidi di protezione individuale.

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