Politica
21 Febbraio 2020
Azione Civica evidenzia la coincidenza della disattivazione dell'applicazione Fedro e della chiusura della pagina dell'Urban Center

Dall’app per le segnalazioni alle circoscrizioni, saltano gli strumenti di partecipazione civica

di Redazione | 2 min

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Roberta Fusari (Azione Civica)

Via l’app Federo che permetteva di fare segnalazioni al Comune tramite smartphone. Urban Center moribondo e con pagina Facebook in via di chiusura. Circoscrizioni nemmeno a parlarne, ci pensa Naomo. Insomma, l’Amministrazione comunale sembra aver deciso di smantellare (o, come nel caso delle circoscrizioni, di non considerare) i canali di partecipazione civica alla cosa pubblica.

È di questo che è preoccupata Azione Civica che, tramite la consigliera Roberta Fusari, ha presentato un’interpellanza in cui chiede “se la disattivazione degli strumenti attualmente attivi sia una scelta coerente con la volontà di disincentivare la partecipazione pubblica nel comune di Ferrara, se non mediata da personale politico” o se, nel caso non sia una cosa voluta, “cosa si intenda fare e in che tempi per ripristinare i servizi” e “per quale motivo non ci sia stata nessuna comunicazione pubblica a riguardo, essendo servizi che coinvolgono direttamente la disponibilità dei cittadini a collaborare per il bene comune”.

A far scattare i campanelli d’allarme sono state “una serie di coincidenze” verificatesi tutte il 19 febbraio. La prima è l’avviso di disattivazione dell’app Fedro – “strumento molto usato (3853 iscritti, 5442 segnalazioni, 3771 chiuse, 926 in lavorazione, 288 risolte dai cittadini)” -, la seconda è un altro avviso di chiusura, quella della pagina Facebook dell’Urban Center e, infine, sempre nella giornata di mercoledì, le parole del vicesindaco Naomo che “ha evidenziato come lui stesso si faccia carico direttamente di ogni richiesta avanzata dei cittadini, escludendo qualsiasi altro strumento di partecipazione pubblica”.

Sul tema si inserisce anche il Psi di Ferrara che, in tema di decentramento, propone a sua volta un modello partecipativo fatto da una ‘Local Social Network’, ovvero da “un gruppo di soggetti connessi tra loro che operano nel territorio del Comune di Ferrara sotto forma di associazioni, e che avranno una valenza politica-amministrativa nell’ambito dell’Amministrazione Comunale”, creando al contempo uno “Sportello del Cittadino” per fornire informazioni e dei  “Punti di Contatto Locale” per assistenza specifica.

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