Il Meis cerca un nuovo direttore
Pubblicato il bando per il successore di Simonetta Della Seta. Candidature entro il 20 marzo

La direttrice uscente Simonetta Della Seta e il presidente Dario Disegni
Confermato Dario Disegni alla presidenza del Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah, la Fondazione Meis cerca un nuovo direttore per guidare il museo di via Piangipane. Per trovare il successore della direttrice uscente Simonetta Della Seta, a scadenza del mandato di quattro anni, è stato pubblicato un avviso pubblico di selezione che scadrà il 20 marzo.
Il direttore, nominato e revocato dal consiglio di amministrazione, sentito il Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea, esercita le funzioni di amministrazione e svolge i compiti di gestione della Fondazione, nonché di proposta e di impulso in merito agli obiettivi e ai programmi di attività della Fondazione.
In particolare esercita funzioni di programmazione, coordinamento e monitoraggio di tutte le attività di gestione del museo; predispone i bilanci preventivi e consuntivi e tutti i documenti programmatici da sottoporre all’approvazione del Cda; cura il progetto culturale del Museo; assicura le relazioni con istituzioni ed enti nazionali e internazionali, anche al fine di incrementare la collezione museale con nuove acquisizioni, di organizzare mostre temporanee e di promuovere attività di catalogazione, studio, restauro, comunicazione, valorizzazione; è responsabile delle collezioni e partecipa, senza diritto di voto, alle sedute del Consiglio di Amministrazione e del Comitato Scientifico.
Ma veniamo ai requisiti. Ai fini della selezione dei candidati – oltre ai tradizionali godimento dei diritti civili e politici; non aver riportato condanne penali; non essere stati interdetti o sottoposti a misure che per legge escludono l’accesso agli impieghi presso enti di diritto pubblico; e non versare in alcuna delle fattispecie di incompatibilità – saranno considerati altri requisiti.
Tra questi, laurea magistrale o di vecchio ordinamento, o titolo equivalente conseguito presso istituto universitario estero, preferibilmente inerente alla conservazione e alla gestione di beni culturali, e all’economia e al management in campo culturale; specifica conoscenza della storia e della cultura ebraica, con particolare riferimento all’Ebraismo Italiano e alla Shoah; esperienza pluriennale nell’organizzazione e gestione di strutture culturali pubbliche o private, preferibilmente di carattere museale, ovvero svolgimento di prestigiosi incarichi di coordinamento scientifico.
E ancora, comprovata qualificazione professionale in materia di tutela e valorizzazione dei beni culturali; esperienza nella gestione e organizzazione delle risorse umane, finanziarie e strumentali; esperienza nelle attività di fundraising; esperienza pluriennale nella gestione di relazioni istituzionali, interne ed esterne e nei rapporti internazionali in campo culturale; esperienza nell’ideazione e nell’implementazione di progetti di comunicazione; capacità di utilizzo delle tecnologie, in particolare nell’ambito museale e delle istituzioni
culturali; buona conoscenza delle lingue italiana ed inglese e, preferibilmente, della lingua ebraica.
La nomina sarà a tempo determinato e avrà una durata di quattro anni. Alla scadenza, con decisione motivata del Consiglio di Amministrazione e sulla base di una valutazione positiva dei risultati ottenuti, potrà essere affidato un nuovo incarico, una sola volta e per ulteriori quattro anni.
Le candidature dovranno pervenire tassativamente entro e non oltre le ore 13 del 20 marzo presso la sede della Fondazione Meis, con presentazione diretta della candidatura e della relativa documentazione (la consegna a mano può essere effettuata dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 16); con spedizione a mezzo corriere o servizio postale con raccomandata A/R della candidatura. Alle domande di partecipazione, dovrà essere allegato un curriculum vitae e una lettera di motivazione scritta in italiano e in inglese
La selezione dei candidati sarà valutata da una commissione valutatrice composta da 3 membri individuati tra esperti di chiara fama nel settore del patrimonio culturale, sulla base della relazione conclusiva il Cda della Fondazione provvederà all’individuazione e alla nomina del direttore a suo insindacabile giudizio.
E per lo stipendio? Sarà applicato il Ccnl Dirigenti Terziario con l’applicazione del trattamento economico e normativo previsto dallo stesso contratto collettivo. Potrà essere riconosciuta una eventuale retribuzione di risultato dipendente dalla valutazione annuale dei risultati conseguiti, sulla base dell’ammontare dei fondi disponibili.