Poggio Renatico
17 Febbraio 2020
A fine gennaio la cerimonia di presentazione nella sede di Poggio Renatico

Il prof Masetti nuovo socio del Rotary

di Redazione | 2 min

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L'iniziativa è organizzata dalla sezione Anpi poggese, il cui presidente, Angelo Zuccatelli, porterà i saluti prima dell'intervento di Paolo Minarelli, presidente dell'Anpi di San Pietro in Casale

Nella foto, da destra: Napoleone Prandini, Daniele Masetti, Piero Galbiati e Alberto Lazzarini

Poggio Renatico. Doppia cerimonia quella di mercoledì 29 gennaio nella sede del Rotary di Poggio Renatico: nella prima parte della serata il Club ha dato il benvenuto al nuovo socio, Daniele Masetti, nella seconda si è celebrata la Giornata della Memoria.

Il “padrino” di Masetti, Napoleone Prandini, lo ha presentato agli intervenuti. Professore associato di Sedimentologia presso il Dipartimento di Scienze Geologiche e Palentologiche dell’Università di Ferrara e professore ordinario di geologia stratigrafica presso il Dipartimento di Scienze Geologiche, Ambientali e Marine dell’Università di Trieste.  Responsabile dell’Unità di Ricerca di Ferrara del Cnr Alpi, nel 1996 e 1997 ha coordinato i sedimentologi italiani del Progetto di ricerca ‘Cape Roberts Drilling Project’.

La seconda parte è stata dedicata alla ‘Giornata della Memoria’ ospite d’onore, il rabbino capo di Ferrara, Luciano Meir Caro, accompagnato dalla consorte. Il tema ‘per non dimenticare’ è stato introdotto dall’assistente del governatore del distretto 2072, per i Rotary dell’Area Estense, Alberto Lazzarini. Il rabbino ha invitato i presenti a riflettere e a prendere coscienza del fatto che, a mano a mano che il tempo passa e che gli anni passano, sono sempre meno le persone che possono continuare a raccontare, testimoniare, far conoscere, far capire e dare il giusto valore e il giusto significato sia alla storia dell’Olocausto che alla giornata commemorativa, istituita a ricordo di 6 milioni di vittime.

Ha poi concluso il suo intervento con un’altra riflessione: l’atteggiamento indifferente, rispetto alla questione ebraica, da parte di coloro che avrebbero potuto agire ma che non l’hanno fatto.
La condizione degli ebrei, anche quando li colpì lo sterminio, non figurò nell’ordine dei problemi maggiori da affrontare. Chi ebbe il coraggio e la volontà di farlo, solo la Danimarca, oppose una concreta forma di resistenza all’orrore delle leggi razziali. Luciano Caro ha ricordato la decisione presa da Re Cristiano X : all’ipotesi di segnalare gli ebrei con una stella di David dichiarò: “Se verrà utilizzata quella stella, allora la metteremo tutti”. In Danimarca si contarono solo 50 vittime su 8000 ebrei. Lo Stato d’Israele ha conferito alla Danimarca il titolo di ‘Giusto fra le Nazioni’, unico caso in cui sia stato attribuito ad una nazione ed al suo intero popolo.

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