Economia e Lavoro
14 Febbraio 2020
Secondo l'avvocato Cerniglia i risparmiatori possono chiedere un provvedimento all'Arbitrato Consob e con quello ottenere un decreto ingiuntivo al tribunale nei confonti di Bper

Una nuova speranza per gli azzerati Carife?

di Redazione | 2 min

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Una nuova speranza per gli ex azionisti Carife. Si potrebbe sintetizzare così, prendendo in prestito il celeberrimo titolo di Star Wars, la conferenza convocata presso l’Hotel Annunziata dall’avvocato Massimo Cerniglia. Siamo di fronte a una ferita ancora apertissima: quella dei rimborsi agli azzerati.

“Gli azionisti avranno la possibilità di integrare a quel 30% garantito [dal Fir, ndr] il 70% restante”, spiega l’avvocato. Tutto ciò ricorrendo all’Acf della Consob, ovvero all’Arbitrato per le Controversie finanziarie, per poi far valere la sua decisione davanti al tribunale.

“Nel 2018 l’Acf ha condannato Banca Apulia, oggi Intesa Sanpaolo, a rimborsare due coniugi”, spiega Cerniglia che è il legale che li assisteva. Il passaggio successivo è stato quello di chiedere “al Tribunale di Roma l’emissione di un decreto ingiuntivo con ordine alla banca di pagare”, ritenendo che il provvedimento dell’Acf fosse una valida prova scritta. Il giudice gli ha dato ragione e, secondo quanto affermato da Cerniglia, si tratta del primo caso in Italia di un provvedimento di questo tipo ma, dato che “non era provvisoriamente esecutivo la banca non ha pagato”. Anzi, ha proposto opposizione contro il decreto. L’avvocato si è quindi “costituito in giudizio e ha chiesto il rigetto dell’opposizione, chiedendo la provvisoria esecuzione del decreto stesso”, avendo ragione una seconda volta: il 3 dicembre 2019 “il Tribunale di Roma ha accolto la richiesta di provvisoria esecuzione e ordinato alla banca di pagare”.

Secondo Cerniglia questa controversia ha punti in comune con quella degli azionisti Carife e infatti, su richiesta dell’avvocato, “lo scorso anno sono stati emessi, in favore di due ex azionisti Carife, due decisioni dell’Acf per le quali la Bper è stata condannata a pagare”. La banca che ha rilevato Carife però sostiene “di non essere tenuta per legge a pagare i debiti di natura risarcitoria”. Al che Cerniglia svela la prossima mossa: “anche per gli azionisti ferraresi si chiederà un decreto ingiuntivo” e questo potrà valere anche per “centinaia di azionisti Carife che potranno richiedere all’Arbitro Consob l’emanazione di decreti favorevoli, per poi richiedere l’emissione di decreti ingiuntivi in sede giudiziale”.

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