Lagosanto
14 Febbraio 2020
Il primo cittadino di Lagosanto critico sul Piano di riorganizzazione degli ultimi anni: "Politicamente insensato, il basso ferrarese sempre più impoverito"

Sanità provinciale, Bertarelli “Un pasticcio, i sindaci si ricredano sulle scelte passate”

di Redazione | 2 min

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di Giuseppe Malatesta

Lagosanto. La sanità provinciale? “Un pasticcio che ha dell’assurdo” secondo il sindaco di Lagosanto Cristian Berterelli, da pochi mesi alla guida del Comune che accoglie sul suo territorio lo strategico Ospedale del Delta, e da pochi mesi tra i primi cittadini coinvolti nella Conferenza Socio Sanitaria Territoriale.

A fronte dei dati emersi ultimamente e di un riscontro diretto dei disagi che il basso ferrarese vive quotidianamente in termini sanitari, Berterelli non fatica ad individuare i responsabili di un “depauperamento generale dell’intera provincia” nei direttori generali delle aziende sanitarie, ma anche nei sindaci “a maggioranza di centro sinistra e del Partito Democratico” che in Ctss hanno appoggiato tali scelte negli ultimi anni.

“Dopo aver operato a svantaggio degli ospedali della provincia di Ferrara, ovviamente a favore di Cona, c’è ancora chi si oppone al ripristino dei servizi della rete ospedaliera territoriale: una situazione che è naturale conseguenza del cosiddetto ‘Piano stretegico di riorganizzazione 2013-2016, ovvero nient’altro che un depauperamento proposto dai dg delle due aziende e votato favorevolmente dai colleghi che all’epoca erano in conferenza”.

“Come riporta il direttore generale del Sant’Anna, Tiziano Carradori, il 37% degli accessi al Pronto Soccorso di Cona proviene dal distretto Sud-Est, ossia dal basso ferrarese, ma omette di dire che proprio questo distretto è stato il maggiormente colpito dai tagli lineari alla sanità pubblica, con la riduzione degli ospedali del Delta e di Argenta e la più che discutibile chiusura dell’ospedale San Camillo di Comacchio solo dopo pochi anni da un investimento pubblico di 13 milioni di euro. La salute non può e non deve subire tagli per l’unico motivo che si è fatto il passo più lungo della gamba con investimenti (Cona), che a mio avviso non avevano la priorità che ci è sempre stata paventata”.

Un quadro che Bertarelli ritiene “politicamente insensato, come l’idea di Corradori degli ospedali di provincia che ‘si devono far carico del fardello di Cona’. Se avessero pensato prima alle loro ‘strategie’, probabilmente avrebbero evitato di impoverire l’offerta sanitaria della provincia e non saremo giunti a tutto questo pasticcio sanitario. Ricordiamo che la rete territoriale, ancora oggi ampiamente carente, non è un’alternativa agli ospedali. Pensiamo agli utenti cronici: prima ripristiniamo gli ospedali provinciali e quindi la rete ospedaliera, poi ben venga tutto il resto a favore della collettività”.

“L’unica nota positiva – conclude Bertarelli – è che il sindaco di Codigoro Alice Zanardi si è ricreduta sulle proprie scelte e sostenga finalmente il giusto. Auspico la stessa condotta per tutti gli altri Comuni guidati da amministrazioni di centro sinistra”.

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