di Clelia Antolini
Previati, Farina, Banksy. L’inaugurazione della mostra dedicata all’artista ferrarese Gaetano Previati “Tra simbolismo e futurismo”, che impreziosirà il Castello Estense fino al 7 giugno, finisce per convergere in una triade che abbraccia idealmente l’indimenticato maestro Franco Farina e il misterioso re della street art.
Come? Lo spiega il presidente di Ferrara Arte Vittorio Sgarbi che sabato pomeriggio ha inaugurato il percorso espositivo insieme al sindaco Alan Fabbri, al rieletto presidente della Regione Stefano Bonaccini e all’assessore alla Cultura Marco Gulinelli.
“Previati è il primo nome a cui ho pensato, in perfetta concordia con l’istituzione che oggi presiedo, assieme a quello di Franco Farina, che è stato l’inventore del Palazzo dei Diamanti ed è riuscito ad aprire alla modernità una città della storia, del Rinascimento – spiega il critico d’arte -. In pratica Farina è stato quello che Previati fu per i futuristi, aprendo al futuro e trasformando un palazzo rinascimentale in un centro dell’arte contemporanea come dimostrato da Andy Warhol”.
E oggi tocca a Banksy. “Per continuare l’impresa di Farina – riprende Sgarbi -, abbiamo immaginato che dopo la bella mostra di De Nittis arrivi in città uno dei miti della fantasia dei giovani. Il 24 aprile apriremo la mostra, ovviamente non autorizzata così come tutte le mostre di Banksy, perlomeno una figura che non esiste ma che ha un gruppo di persone che lavorano con lui questo sì”.
Accettata quantomeno dal suo entourage, o almeno così pare, “questa avventura poteva piacere a Farina per muoversi nell’attualità del contemporaneo” rimarca il presidente di Ferrara Arte, ricordando gli imminenti lavori di restauro a palazzo Diamanti che “dopo le polemiche di cui sono stato protagonista per impedire un intervento troppo forte” partiranno dopo l’estate, con la premessa che “quello che abbiamo convenuto risponda al bene di tutti”.
E inizia a profilarsi un piano B per non perdere un contenitore culturale così importante. “Il prossimo palazzo Diamanti sarà palazzo Koch: ho già parlato con amministratore delegato e presidente di Bper perché si possa riprendere l’attività ad agosto in un percorso simile” assicura ancora Sgarbi per poi tornare al Castello, “epicentro con un allestimento perfetto di una mostra entusiasmante”.
Le celebrazioni per questo grande omaggio a Previati in occasione del centenario della sua morte vengono aperte dal sindaco Alan Fabbri, che si spende nei primi ringraziamenti, e concluse dal presidente Bonaccini: “Esistono tre motivi per i quali possiamo ci possiamo ritenere soddisfatti oggi per quello che sta accadendo qui”.
Il primo è il “degno ricordo di questo importante artista, il secondo è la cultura: in un mondo come questo ci salveranno la cultura e la bellezza. Sono ambiti fondamentali che garantiscono anche ricchezza e lavoro. Siamo nell’anno di Parma capitale della cultura e nel centenario della nascita di Fellini”.
Il terzo motivo è legato a quello “su cui dobbiamo investire di più, il turismo – chiude il governatore -. Negli ultimi cinque anni in Emilia Romagna le presenze turistiche sono passate da 45 a 60 milioni. Il turismo culturale è la branca che sta crescendo di più nel mondo”.
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