È iniziata con una proponenda questione di legittimità costituzionale - relativa alla disciplina del Green Pass - l'istruttoria dibattimentale del processo a carico della 66enne Marcella Gennari e della 54enne Chiara Compagno, le due dottoresse finite alla sbarra con le accuse - a vario titolo - di falso, truffa ai danni dello Stato, corruzione e peculato nella vicenda relativa alle finte vaccinazioni contro il Covid-19 per poter far ottenere ai loro pazienti il Green pass
È lo spettacolo che si presentava ieri pomeriggio, giovedì 3 luglio, tra via Santa Maria degli Angeli e piazzale Dante, all'indomani dei festeggiamenti per il conseguimento della maturità da parte degli studenti della succursale del liceo scientifico Antonio Roiti
Focus audio e video sulle intercettazioni ambientali all'interno del carcere di Ferrara ieri (3 luglio) mattina in aula durante il processo alla 56enne Carmen Salvatore, l'ex dottoressa del carcere di via Arginone finita alla sbarra con molteplici accuse
"È sconcertante - commenta la consigliera Anna Zonari - che Ferrara, storicamente città della bicicletta, si affidi ancora a un Biciplan del secolo scorso, senza nemmeno dichiarare l’intenzione di aggiornarlo o riprogrammarlo. Serve una visione aggiornata e concreta, che tenga conto delle mutate esigenze della città e dei cittadini"
Il Comune di Goro ha approvato il progetto esecutivo per l’escavo urgente dei sedimenti nel canale della Bocca Secondaria della Sacca di Goro, un intervento fondamentale per migliorare la circolazione dell’acqua e tutelare l’ambiente lagunare
Alcuni degli arrestati nel corso dell’operazione “Wall Street”
Sono partiti in questi giorni gli avvisi di conclusione delle indagini preliminari a carico di 45 persone coinvolte nell’operazione “Wall Street” condotta dalla Squadra mobile della Polizia, con il coordinamento del pm Andrea Maggioni, per smantellare lo spaccio al dettaglio di cocaina, eroina e marijuana in zona Grattacielo.
Tranne un italiano, un comacchiese che acquistava la droga a Ferrara rivenderla a sua volta, gli altri soggetti indagati sono tutti nigeriani. Un paio sono le posizioni già archiviate, mentre la procura sembra orientata a chiedere lo stralcio delle posizioni dei soggetti già colpiti da misura cautelare, in modo accelerare i tempi del processo nei loro confronti e non arrivare alla scadenza dei termini massimi previsti per le restrizioni di quel tipo.
“Wall Street”, iniziata dell’aprile del 2018, è stata una delle operazioni antidroga più complesse effettuate a Ferrara e per la quale sono stati utilizzati anche agenti sotto copertura, oltre che la tecnica degli arresti differiti, in modo da poter proseguire senza intoppi le indagini. Gli scambi – circa un migliaio – sono stati anche ripresi dalle telecamere nascoste. Vasta anche l’attività d’intercettazione che ha permesso di monitorare 90mila telefonate registrate da 40 linee.
Tra le 26 persone arrestate a ottobre dello scorso anno c’erano anche alcuni soggetti già noti per essere parte della ‘banda del machete’, ovvero il gruppo che aveva cercato di ammazzare Stephen Oboh, membro di una banda (in quel momento) rivale in via Olimpia Morata nel luglio del 2018. Non tutti i soggetti coinvolti sono stati individuati, le ricerche sono ancora in corso nei confronti di una decina di indagati.
Si è trattato di un’operazione antidroga ‘pura’, nel senso che a conclusione della grande attività effettuata non è stata evidenziata la presenza di una particolare organizzazione, né di una gerarchia tali da far scattare anche la contestazione di reati associativi. Anche per questo la stessa Polizia aveva tenuto a specificare che non si poteva può di mafia.
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