“All childrenbooks are beautiful”. Balboni: “Presa in giro palese”
"Buono sì, ma fesso no". Inizia così la risposta del vicesindaco di Ferrara Alessandro Balboni (FdI) ad Arianna Poli, consigliera comunale della civica Anselmo Sindaco
"Buono sì, ma fesso no". Inizia così la risposta del vicesindaco di Ferrara Alessandro Balboni (FdI) ad Arianna Poli, consigliera comunale della civica Anselmo Sindaco
L'Università di Ferrara non ha intitolato nessuna aula al suprematista bianco Charlie Kirk. Al momento c'è solo una proposta (votata a maggioranza) del Consiglio degli studenti lanciata da Azione universitaria. Di fronte al diffondersi di notizie errata, l'ateneo estense tenta di spiegare i vari passaggi che la proposta degli studenti di destra dovrebbe affrontare prima di realizzarsi
Durante la seduta del Consiglio comunale, Alessandro Balboni ha frainteso un poster visibile nella stanza di Arianna Poli, attribuendogli un significato offensivo. La consigliera ha smentito con fermezza, spiegando che si tratta di un progetto artistico dedicato ai libri per l’infanzia
Si era già discusso in commissione consiliare del progetto di trasformazione del torrione Porta degli Angeli in hub Unesco. Ieri è arrivata anche l’approvazione della delibera di fattibilità da parte del Consiglio comunale, nonostante la contrarietà espressa in blocco dalle forze di opposizione (eccezion fatta per il consigliere Pd Elia Cusinato)
Garantire la tutela dei lavoratori e rilanciare le attività produttive del Petrolchimico. Con una mozione congiunta tra maggioranza e parte dell’opposizione, ieri (lunedì 10 novembre) il Consiglio comunale ha espresso una chiara richiesta d’impegno a sindaco e Giunta: salvate la filiera chimica ferrarese

Paola Boldrini
“La vittoria di Stefano Bonaccini non era scontata e non possiamo fingere il contrario. Scontato era invece che avesse governato bene la Regione e lo stesse comunicando bene, stando sui fatti. Per fortuna gli elettori hanno dato un voto alla continuità”. Così la senatrice Pd Paola Boldrini commenta l’esito delle elezioni regionali di domenica 26 gennaio.
Per la parlamentare ferrarese, gli elettori “hanno detto ‘no’ a un cambiamento a prescindere non sostanziato di progetti che non fossero ‘rifare tutto’. Penso alla sanità, il mio campo, in quanto capogruppo Pd in Commissione in Senato, dove ho sentito fare le promesse più bizzarre, a partire dall’apertura di ospedali il sabato e la domenica come se il fine settimana fossero chiusi. Accorciamento delle liste di attesa senza non meglio identificati strumenti. Convenzioni pubblico privato che già ci sono. Inneggiamento alla sanità del Veneto che, è noto, è in sofferenza”.
“Ho letto tanta propaganda, e non uso a caso questo termine, da persone che non sapevano neppure di cosa stessero parlando”, prosegue Boldrini che riconosce il ruolo delle Sardine, anche a Ferrara, “che mentre il livello del dibattito, nella nostra città, sprofondava a suon di registrazioni, querele e video, hanno ricordato all’elettorato più stanco che andare in piazza fa la differenza, che manifestare per costruire è possibile”.
“Abbiamo visto la nostra città salire agli onori della cronaca nazionale per fatti privi di valore istituzionale – attacca la senatrice -. L’immagine di Ferrara ne è uscita perdente, quasi fosse una città allo sbando, da evitare anche per i turisti. È vero che la Lega continua ad essere forte, ma il clima è cambiato. E anche a questa Amministrazione è arrivato un messaggio forte e chiaro: vogliamo educazione e competenza. Le minacce e i turpiloqui fatti da chi parla ogni giorno di sicurezza fanno paura. Una particolare soddisfazione provo infine per il fatto che il gruppo dem, in Regione, è prevalentemente costituito da donne, grazie alla legge sulla doppia preferenza. Anche qui – conclude -, la speranza, è di fare da apripista per le altre Regioni”.
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