Lettere al Direttore
23 Gennaio 2020

Mihajlovic, e questa sarebbe democrazia…

di Redazione | 2 min

“Tifo per Matteo Salvini e spero che possa vincere in Emilia Romagna con Lucia Borgonzoni, penso che sia ottima la scelta di una donna”, ha dichiarato Sinisa Mihajlovic in un’intervista rilasciata al Resto del Carlino.

È bastata questa affermazione per scatenare un’indegna campagna di insulti e minacce via web contro l’allenatore della squadra felsinea, che fra l’altro è stato recentemente insignito della cittadinanza onoraria di Bologna, suscitando la reazione razzista di qualche compagno che ha ricordato pubblicamente le sue “origini serbe”, come se essere nato in Serbia fosse una colpa.

Mentre altri personaggi dello sport, come Julio Velasco, hanno dichiarato il loro appoggio a Bonaccini (santificato senza motivo come presunto “uomo del popolo”) senza subire minacce o aggressioni verbali, il “mister” del Bologna è ora sottoposto ad un autentico linciaggio morale per aver espresso liberamente la sua opinione.

Non importa che Sinisa Mihajlovic sia stato colpito da leucemia e stia coraggiosamente combattendo contro il male che lo ha colpito. C’è anzi chi ha augurato alla malattia di compiere rapidamente il suo corso e di condurlo velocemente alla tomba!

Trovo vergognoso, indecente e ripugnante che un uomo venga messo alla berlina solo per aver espresso liberamente il suo pensiero e mi auguro che la polizia postale e la magistratura procedano contro i “conigli da tastiera” che stanno dando il peggio di sé contro il trainer rossoblù.

Ma soprattutto mi aspetto che le interessate vestali dell’etica, che si stanno agitando anche a Ferrara, sempre pronte ad insorgere quando vengono attaccati personaggi graditi alla sinistra, manifestino la più ampia solidarietà a chi è stato indecentemente minacciato di morte e condannino tutti coloro che, in spregio ad ogni forma di rispetto e di umanità, stanno mettendo alla gogna un uomo libero, colpevole soltanto di aver esternato il proprio sostegno a Lucia Borgonzoni e a Matteo Salvini.

Se Sinisa avesse elargito il suo “endorsement” a Bonaccini avrebbe ricevuto solo applausi come Velasco. Guai a mettersi contro il sistema di potere che opprime l’Emilia-Romagna da oltre settant’anni: si rischiano il linciaggio morale, gli insulti più beceri e le minacce di morte. E questa sarebbe democrazia…

Alcide Mosso, consigliere comune Ferrara Lega Salvini Premier

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