Politica
22 Gennaio 2020
La candidata della Lega alla presidenza della Regione con Fabrizio Toselli: “Ho apprezzato la persona, competente e preparata”

Borgonzoni: “Attacco continuo verso di me, sembra che io non sappia fare nulla”

di Redazione | 4 min

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Ha scelto Ferrara Fabrizio Toselli, sindaco di Cento, per dare ufficialmente il suo sostegno alla lista di Lucia Borgonzoni, e lo ha fatto in una conferenza stampa nel Caffè Venezia di Viale Po: “È arrivato il momento di dire il mio pensiero ufficialmente. Appoggio Lucia perché ho apprezzato la persona, competente e preparata”.

È una mattinata di chiarimenti per il sindaco, il quale ha tenuto a ribadire dei punti fondamentali: “Rimango un civico e non prenderò tessere di partito e ci tengo a sottolineare che non mi è stato detto o proposto nulla”.

Sostegno nato, a suo dire, per la convergenza di interessi e punti programmatici con l’amministrazione centese: “Ci sono molti temi che ci vedono allineati come, ad esempio, l’edilizia popolare. La lista di Borgonzoni ha in programma di recuperare 5000 case popolari per metterle a disposizione degli emiliano-romagnoli, a Cento abbiamo fatto la stessa cosa, con il recupero di 20 abitazioni”. Anche sul piano culturale c’è sintonia: “C’è la volontà di scrivere una legge specifica sui carnevali, legge che, ribadisco, non esiste attualmente”.

Di fianco a lui la candidata alla guida della coalizione di centrodestra sorride e ringrazia per i complimenti ricevuti e si toglie anche qualche sassolino dalla scarpa: “Ho amministrato a Roma come sottosegretaria e sono stata apprezzata anche da chi non condivideva le mie idee politiche. Mi avrebbe fatto piacere che questa campagna elettorale fosse stata basata sui temi, invece c’è un attacco continuo verso di me: sembra che io non sappia fare nulla”.

Anche sul suo presunto rifiuto di confronto con Bonaccini ha tenuto a dire la propria: “Siamo arrivati a 7 dibattiti. Lui ora vuole andare solo in tv, magari amiche come su Rai 3, perché ha il problema che non riesce a riempire le piazze e non può andare dai tanti imprenditori danneggiati da lui”.

Per tutto il suo intervento, Borgonzoni evita agevolmente il caso Solaroli o le ultime ‘imprese’ del suo segretario di partito, ma alla fine non può sottrarsi dalle domande dei giornalisti: “All’inizio avevo ascoltato solo l’audio della trasmissione di La7 e, infatti, ho avuto quella reazione (di espellerlo dal partito, ndr). Ma poi ho avuto modo di approfondire e leggere anche la controdenuncia depositata. La questione dovrà essere valutata dalla magistratura”.

Ma sul coinvolgimento dell’amministrazione è chiara: “Mi sembra evidente che non ci sia. Se dopo le indagini Solaroli sarà colpevole, resterò della mia idea che vada espulso, ma se non fosse così? Meglio attendere gli sviluppi della vicenda” e, concludendo, “resta il fatto, però, che chiunque insulti, sbaglia”.

Non è mancato un attacco al Pd e a Bonaccini su un audio che lo vedrebbe coinvolto: “Se dobbiamo parlare di argomenti che mi preoccupano, io parlerei del virgolettato riportato dai giornali in queste ore che coinvolge l’attuale presidente della Regione, quello sì che è un caso. Proprio per sedare ogni dubbio inviterei Stefano Bonaccini a renderlo pubblico così da poter dimostrare che non c’è nulla di anomalo”.

Sul tema politico della sua candidatura, non ha riservato attacchi all’odierna giunta regionale ed ha fatto più di un invito all’elettorato: “Dopo 50 anni di governo c’è bisogno di un cambiamento. Oramai loro danno sempre le stesse risposte ma le domande sono cambiate. Questa regione viaggia a ‘6’ quando potrebbe viaggiare a ’10’”.

Sui motivi di questa presunta ‘lentezza’ non ha avuto dubbi: “La burocrazia soffoca l’imprenditoria. Molte aziende sono fuori dall’alta velocità e dalla mobilità di un certo tipo”. Sia il sindaco di Cento, sia Borgonzoni hanno poi sostenuto l’importanza del civismo: “Con la lista civica a mio sostegno, molta gente si sta riavvicinando alla politica dopo anni, noi vogliamo dare le risposte che si aspettano: più investimenti, più mezzi pubblici, e la possibilità per i loro figli di non dover andare via per lavorare”.

In finale di conferenza anche un appello agli indecisi: “Non si deve avere paura di cambiare, l’alternanza fa bene. Vorrei una Regione dove non si debba temere di dire di essere di centrodestra e con noi al governo tutti saranno rispettati perché vigerà la regola della meritocrazia”.

Prima di partire per Jolanda, dove il ‘caso Bonaccini’ è iniziato, la candidata lancia anche una domanda rivolta ai civici delle altre liste: “Come mai chi entra al governo a sinistra resta civico, e chi invece entra in una lista civica di destra diventa improvvisamente un fascista?”.

Ultima nota di colore sportivo con una battuta di Toselli sull’endorsement dato dall’allenatore del Bologna, Sinisa Mihajlovic: “Non avevamo dubbi che ci sostenesse, ma sul derby non mi pronuncio. Ma due cose sono certe: noi vinceremo e la Spal si salverà!”.

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