Marcello Simoni in Senato parla di scrittura e democrazia
Durante l'incontro con lo scrittore ferrarese il sottosegretario Martella ha annunciato l’apertura di un grande cantiere di riforma denominato "Editoria 5.0"
Della lettura come strumento di democrazia si è parlato ieri (martedì 21 gennaio) alla Sala Isma del Senato in un incontro voluto dai senatori Paola Boldrini e Roberto Rampi e che ha visto come protagonista Marcello Simoni, in quanto autore italiano tradotto in 20 Paesi e inventore del giallo storico.
Il confronto – dal titolo Uomo, potere, democrazia nei secoli – , cui hanno partecipato editori e addetti ai lavori, si è snodato tra i concetti di potere, conoscenza, curiosità, partendo anche dal disegno di legge sulla promozione della lettura di imminente approvazione in Senato.
L’incontro, moderato dalla giornalista Camilla Ghedini, è stato aperto con la lettura del messaggio di Andrea Martella, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Informazione e all’editoria, che nel ribadire la necessità di un impegno costante per la promozione della lettura – sottolineando nello specifico la capacità di Simoni, coi suoi romanzi e saggi, di intercettare un pubblico vario, non necessariamente specialistico – ha annunciato l’apertura “di un grande cantiere di riforma denominato “Editoria 5.0″”.
Secondo Boldrini, membro della Commissione Infanzia e Adolecenza, la lettura è strumento indispensabile per contrastare fenomeni legati all’abuso della tecnologia e della rete. Per Rampi “la vera forma di democrazia è la possibilità di scegliere. Oggi, purtroppo, l’ignoranza è esibita con orgoglio”.