Politica
19 Gennaio 2020
Il sindaco di Ferrara interviene dopo lo scandalo Solaroli all'evento che chiude ufficialmente la campagna del Carroccio per le Regionali: "Battere l'arroganza morale e culturale della sinistra"

Alan Fabbri al popolo della Lega a Maranello: “Il Pd è arrabbiato e fa di tutto per screditarci”

di Redazione | 3 min

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E’ intervenuto anche il sindaco di Ferrara, Alan Fabbri, all’evento ufficiale di chiusura della campagna per le Regionali che la Lega ha deciso di tenere a Maranello, nell’ultimo sabato utile prima del 26 gennaio.

Un Fabbri che arriva nella patria della Ferrari dopo il caso Solaroli e lo scandalo rivelato da La7 che ha travolto il Carroccio a Ferrara, ma al quale il primo cittadino ferrarese non fa riferimento, se non forse indirettamente nell’affermare che “a Ferrara abbiamo fatto una campagna elettorale che ci ha dato la vittoria contro un centro sinistra che a mio avviso ha fatto molti danni in 73 anni e che ora attacca, che è arrogante e che molto spesso mi ha screditato, sia quando ero sindaco a Bondeno che da consigliere regionale, e oggi da sindaco di Ferrara”.

Screditamento avvenuto, a detto di Fabbri, “perché dicevamo delle cose molto semplici che ci hanno permesso di vincere. Dicevamo ‘prima i ferraresi’, come diciamo qui adesso ‘prima gli emiliano romagnoli’: nell’assegnazione delle case popolari, nell’assegnazione dei servizi delle scuole d’infanzia e delle scuole materne, ed è su questo che ora stiamo lavorando”.

“Dicevamo – ha aggiunto Fabbri – di difendere i nostri diritti in tema di sicurezza. Abbiamo delle zone a Ferrara che sono in mano a organizzazioni malavitose di origine nigeriana, ma il centrosinistra non ha mai ammesso quello che hanno fatto, ghettizzando interi quartieri che ora sono in mano alla delinquenza e che noi libereremo, costi quel che costi. Davanti al grido di dolore dei cittadini che vedono spaccio, prostituzione sotto le loro case, risse, accoltellamenti, noi non ci giriamo dall’altra parte come ha fatto chi mi ha preceduto, quando diceva che non c’era un problema di sicurezza ma che i cittadini avevano delle percezioni di sicurezza sbagliate… noi saremo tutti i giorni lì con loro, assieme alla nostra Polizia locale”.

E’ proprio sul capitolo Polizia locale che il sindaco estense ha insistito, sostenendo che una volta al governo della regione la Lega finanzierà le forze dell’ordine che presidiano il territorio. “Considerate solo – ha proseguito – che Ferrara è l’unico capoluogo di provincia di questa regione che non ha i vigili urbani armati, e questo per un dogma ideologico di una sinistra retrogada, contro la quale vogliamo combattere, e che si fa paladina molto spesso attraverso anche degli spin off come le sardine, denotando arroganza morale e culturale. E ve lo dice uno che ha amministrato il territorio tanto tempo, così come altri sindaci di questa regione, con i quali stiamo facendo squadra per gestire ovviamente il potere che ci ha dato il popolo. Noi speriamo di liberare l’Emilia Romagna dal Partito Democratico”.

Alan Fabbri ha concluso il suo intervento, sul palco dove è salito anche il leader della Lega Salvini e la candidata del Carroccio alla presidenza della Regione Borgonzoni, ricordando la fra di Andreotti “il potere logora chi non ce l’ha” e mettendo in guardia da “un Pd molto arrabbiato che farà di tutto per attaccarci questa settimana”. “Alla frase di Andreotti – è la chiusa di Fabbri – io aggiungo un avverbio: il potere logora chi non ce l’ha più”.

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