Cronaca
15 Gennaio 2020
Depositata le 207 pagine di relazione finale: “Necessario predisporre al più presto un progetto esecutivo per la piena ‘messa a norma’ delle strutture”

Stadio Mazza: il consulente della procura conferma le criticità

di Daniele Oppo | 4 min

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Confermata in buona sostanza la relazione preliminare di agosto e quindi “un livello di sicurezza globale che nel breve appare accettabile”, per il consulente della Procura lo stadio Paolo Mazza ha comunque bisogno di essere presto messo a norma e ricollaudato.

Il professor Carlo Pellegrino dell’Università di Padova ha depositato lo scorso 10 gennaio le 207 pagine di relazione finale (allegati esclusi) sulla situazione dello stadio cittadino, in particolare sulle strutture della curva est, della tribuna nord e della curva ovest che erano state sequestrate dalla Guardia di Finanza su disposizione della procura che indaga sulla corretta esecuzione dei lavori di ampliamento effettuati nel 2018 con 14 persone, tra imprenditori e tecnici, finite nel registro degli indagati (Comune e Spal sono parti lese).

Criticità confermate. Anomalie che il consulente (coadiuvato dall’ingegner Mario Organte) conferma in gran parte anche dopo le prove di carico, che pure avevano dato esito generalmente positivo, che hanno tenuto i tifosi spallini con il fiato sospeso durante tutta l’estate e anche dopo i lavori effettuati nel frattempo per sanare le situazioni più immediate.

Le criticità riguardano l’uso di una resina per sigillare delle giunzioni sia nelle curve che nella gradinata che, seppure “migliora la durabilità del dettaglio”, “non garantisce il corretto funzionamento strutturale della giunzione previsto nel progetto esecutivo e ai sensi della normativa di riferimento”; la realizzazione delle coperture, in particolare per la resistenza al vento; alcuni collegamenti bullonati trave-trave e anche di alcuni calcoli tecnici.

Di fatto, solo i lavori di ampliamento della curva ovest sembrano ora, dopo gli adeguamenti richiesti, soddisfare pienamente la normativa con le non conformità che risultano quasi tutte sanate.

Difformità non considerate nelle relazioni tecniche? Il consulente rileva che “le relazioni a strutture ultimate redatte dal direttore dei lavori non fanno cenno a tutte le difformità e non conformità esecutive riscontrate in contraddittorio (ovvero durante i sopralluoghi di luglio/agosto, ndr) e che in tutta probabilità esistevano già a fine lavori”. La stessa cosa viene rilevata anche per le relazioni di collaudo.

Inoltre, Pellegrino osserva come dopo la relazione premiare del 9 agosto scorso, “varie volte si sono impropriamente chiamati i conseguenti lavori come ‘interventi di manutenzione’ mentre si tratta di ‘interventi per la eliminazione dei difetti di costruzione’”, una distinzione importante perché “si tratta di eliminare le difformità segnalate e ripristinare i margini di sicurezza previsti dalle norme e dal progetto esecutivo (qualora eseguito correttamente) che innegabilmente hanno subito una riduzione a causa di tali ‘difetti di costruzione’”.

Mettere a norma lo stadio. Significa dunque che per il consulente della procura il ‘Paolo Mazza’ va messo a norma e ricollaudato a breve termine: “Si conferma in ogni caso necessario predisporre al più presto un progetto esecutivo di piena e completa ‘messa a norma’ delle strutture dello Stadio Paolo Mazza di Ferrara, che descriva nel dettaglio tutti gli interventi strutturali necessari a risolvere le criticità evidenziate e a rimuovere non conformità riscontrate in contraddittorio e non sanate […] – scrive nelle conclusioni Pellegrino -. Una volta completate le opere previste dal progetto di messa a norma dovranno essere effettuati tutti gli adempimenti di legge necessari fino al nuovo collaudo di tutte parti strutturali dello Stadio”.

Gli adeguamenti richiesti. Alcune indicazioni vengono già fornite nella consulenza, come l’esigenza di provvedere quanto mento a “rendere efficace ed effettivamente agente il vincolo posteriore delle gradinate nord alta e bassa che dovrebbe collegare la colonna posteriore di sostegno della copertura metallica alla struttura in calcestruzzo” e prevedere “un adeguato sistema di controventi” sia nella gradinata nord che nella curva est dove sono stati installati dei ‘pannelli sandwich’ di copertura non previsti nel progetto. Ancora per la curva est viene richiesto “un efficace accoppiamento/rinforzo dei profili diagonali nella parte posteriore della tribuna” che sarebbero utili per “incrementare la resistenza all’instabilità” e superare le verifiche richieste dalla normativa. Per tutte le parti dello stadio, infine, si chiede di realizzare “dei giunti con piastre a stretto contatto tra loro così come prevedono le norme tecniche per le costruzioni conformemente a quanto previsto nel progetto esecutivo”.

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