Ostellato
14 Gennaio 2020
I candidati dem delle imminenti regionali in visita nello stabilimento Zf-Trw. Poi tappe a Riva del Po e Goro

Bonaccini in tour nel Basso Ferrarese tra industria e pescatori di Goro

di Redazione | 4 min

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di Giuseppe Malatesta

Ostellato. Parte dalla zona industriale Sipro di Ostellato il tour elettorale nella provincia estense del presidente uscente Stefano Bonaccini, affiancato dai candidati consiglieri ferraresi e accompagnato dai rappresentanti locali del suo Partito Democratico.

Con Marcella Zappaterra, Marco Fabbri, Simonetta Renga, Dario Maresca, Paolo Calvano, Massimo Maisto, Nicola Minarelli e con la padrona di casa Elena Rossi, sindaco di Ostellato, il governatore ha visitato lunedì mattina la Zf-Trw, una realtà industriale che brilla nel panorama locale e non solo, considerato il recente riconoscimento come miglior stabilimento mondiale della multinazionale tedesca.

Una realtà che tuttavia deve quotidianamente fare i conti con limiti e problemi infrastrutturali legati al territorio in cui è inserita. Non lo nascondono i manager dell’azienda, che riportano “buonissimi risultati in termini di occupazione, ricerca, innovazione, crescita e fatturato”, e di altrettanto ottimi rapporti con sindacati e amministrazioni locali. “Eppure non esiste una radicata cultura industriale, l’area ha grandi potenzialità ma non bisogna mai abbassare la guardia e mai smettere di sollecitare e stimolare chi deve occuparsi di manutenzione di impianti e di investimenti in generale. Il nostro auspicio è quello di poter vedere questa area industriale inserita in contesto regionale che possa garantire la crescita e lo sviluppo che merita”.

Bonaccini, che aveva conosciuto Zf-Trw un paio di anni fa, si dice ancora una volta colpito positivamente dall’organizzazione aziendale. “Ritrovo però la stessa necessità che avevate allora, ossia quella di accogliere più personale altamente qualificato: un problema italiano, non certo solo emiliano romagnolo, che noi vorremmo affrontare mettendo attorno al tavolo imprese e università e strutturando un rinnovato patto per il lavoro, sul modello di quello che già abbiamo sostenuto in questi anni”.

Un progetto che secondo Bonaccini vede un importante, principale, bastone tra le ruote: la mancata concessione dell’autonomia differenziata regionale, “negata per 18 mesi dal governo sostenuto dalla stessa Lucia Borgonzoni, la stessa che oggi vorrebbe un referendum ad hoc sul modello di Veneto e Lombardia”.

“Una scelta che – fa notare il governatore – costerebbe 20 milioni di euro, più o meno la stessa cifra che noi abbiamo di recente ‘girato’ ai Comuni e che stanno consentendo loro di abbattere le rette degli asili nido”. Tornando alla formazione professionale, Bonaccini promette di non desistere dalla richiesta di poter investire liberamente quelle risorse, secondo un modello che “solo chi accoglie importanti realtà industriali come le nostre può immaginare. Sarà presuntuoso dirlo, ma se avessimo la possibilità di strutturare percorsi formativi cuciti sulle nostre esigenze produttive, otterremmo risultati di gran lunga migliori rispetto a quelli statali: se mancano le figure specializzate anche in Zf infatti, è perché la formazione a livello nazionale è fallace. Noi non vogliamo più risorse, solo vorremmo spenderle come dove e quando lo riteniamo, così come abbiamo dimostrato di poter fare nella virtuosa ricostruzione post sisma, anche in quel caso con risultati molto differenti rispetto ad altre realtà nazionali”.

Il presidente uscente e ricandidato alla guida della Regione Emilia-Romagna ha quindi raggiunto Riva del Po, per partecipare ad un incontro dedicato al tema delle aree interne. “Il Basso Ferrarese è una delle quattro aree di territorio ad alto tasso di spopolamento che abbiamo individuato. Coerentemente con la strategia nazionale, vogliamo rilanciare la crescita di questo territorio indirizzando risorse e progetti in campo economico e per i servizi alla popolazione”.

“Fare Ponti” è il nome della strategia per il Basso Ferrarese, che vede l’investimento di “12 milioni di euro per realizzare 16 interventi nei settori dei servizi sociali e sanitari, della mobilità, del contrasto alla dispersione scolastica, del turismo e della infrastrutturazione digitale”.

Successivamente Bonaccini ha raggiunto Goro, dove ha visitato il Consorzio Pescatori e incontrato i lavoratori della cooperativa. “Sosteniamo il rilancio del settore della pesca, strategico per l’economia regionale. Il nostro obiettivo è una pesca più redditizia, ma allo stesso tempo rispettosa dell’ecosistema marino – ha spiegato il candidato presidente -. Vogliamo impegnarci per lo sviluppo dell’acquacoltura, il rilancio dell’occupazione giovanile e l’apertura di nuovi mercati e con l’adozione di adeguate strategie di commercializzazione”.

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