Gentile signor sindaco Fabbri,
in relazione alla mia pubblicazione di un testo di satira politica (la prima avventura di sor Moano) lei fa presente che in quel testo “il diavolo dice al vicesindaco Nicola Lodi: “Pussa via da questa fogna, tu sei peggio della rogna. Non ti voglio al mio reame, brutto ceffo, brutto infame””.
Poi afferma. “le parole d’odio e offensive del radicale Mario Zamorani…”. Le parole da lei correttamente citate sono pronunciate da Satanasso, ma poi afferma che quelle parole sono mie. Quindi, non è opinione ma un fatto, lei sostiene che io sono Satanasso.
Credo che per avere giustizia dovrò rivolgermi al tribunale dell’Inquisizione. Lo farò. E poi, come sanno tutte le persone di mondo, il diavolo non è persona particolarmente raffinata; il bon ton non gli si addice. Pensi a Dante che parlando del nostro scrive: “ed elli avea del cul fatto trombetta”. So che la buona educazione che connota il suo partito, la Bestia salviniana e il gruppo dei Pinguini, suoi amici, resterà scandalizzata da queste parole diaboliche ma la invito alla tolleranza. Respiri tre volte e attenda: presto esce la seconda avventura di sor Maono, con la comparsa Codino, detto Codone.
Piuttosto le chiedo se, lei che si scandalizza per un episodio di satira politica, ha avuto il tempo di condannare la violenza dei giorni scorsi contro una sede del Pd di Lagosanto? Non è una domanda retorica, davvero non so se l’ha fatto. E il video del suo consigliere con la pistola? E il lanciafiamme contro i campi rom? Ecc., ecc.
P.S.
Fabbri non risponde alle richieste avviate secondo le corrette procedure ma risponde ai fumetti. In futuro per avere risposte scriverò a fumetti.
Mario Zamorani, candidato +Europa