Giorgio Bassani e quei racconti inediti del “Corriere Padano”
L’opera di Roversi, sui racconti "giovanili" dello scrittore ferrarese, è disponibile in tutte le librerie online
In occasione del ventennale della morte di Giorgio Bassani (1916-2000), Riccardo Roversi ha appena pubblicato il prezioso volume “Giorgio Bassani e il ‘Corriere Padano’ (1935-1937)”, edito in formato digitale da Tiemme Edizioni Digitali, una casa editrice che ha circa 350 titoli in catalogo e che nel 2019 ha tagliato il traguardo di 1.200 ebook venduti in tutto il mondo; l’opera è disponibile in tutte le librerie del web, da Amazon a Kobo, da Mondadori a Feltrinelli, da Ibs a AppleIbook.
I dieci racconti di Bassani riprodotti nel libro, per decenni rimasti pressoché sconosciuti, sono apparsi fra il maggio del 1935 e il novembre del 1937 sulla pagina letteraria del “Corriere Padano”, un giornale all’epoca culturalmente (e sorprendentemente) libero pur nel pieno del ventennio fascista. Vi sono riportate anche due recensioni (ad Attilio Bertolucci e a Franco Giovanelli) e tre traduzioni (due poesie di Paul Valéry e una di Thomas S. Eliot) di Bassani, pure esse apparse sul “Corriere Padano” nel 1936 e nel 1937.
Tutti i quindici testi sono stati recuperati direttamente dai microfilm delle rispettive pagine del “Corriere Padano” conservati presso la biblioteca comunale Ariostea di Ferrara. I racconti “giovanili” di Bassani (che aveva all’epoca fra i 19 e i 21 anni di età), ora riuniti e commentati, al di là di qualche veniale “arcaismo” o imprecisione formale, sono per lo più semiautobiografici e “ferraresi” ma, soprattutto, sono bellissimi. Forse non sapremo mai la vera ragione per cui l’autore li ha abbandonati a un destino quasi di oblio. Può darsi che non li abbia abbastanza amati. O più probabilmente che li abbia amati troppo.