Lagosanto
5 Gennaio 2020
Il centrosinistra laghese non gradisce il 'taglio' di Enrico Finessi e Silvia Zappaterra: "Mai accaduto prima". Il sindaco: "Tutto nel rispetto dei regolamenti, nessuna motivazione politica"

Seggi. Saltano due presidenti ‘storici’, il Comitato Bonaccini “Epurati da una mentalità punitiva”

di Redazione | 2 min

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di Giuseppe Malatesta

Lagosanto. A pochi giorni dalle elezioni regionali che il prossimo 26 gennaio riconfermeranno o meno il governatore uscente Stefano Bonaccini, a Lagosanto fa discutere la mancata riconferma di due presidenti di seggio elettorale, una scelta che secondo il ‘Comitato Lagosanto per Bonaccini’ nasconde motivazioni prettamente politiche.

Ad essere esclusi dalla ‘squadra’ degli addetti ai seggi, Enrico Finessi e Silvia Zappaterra, “con la ridicola motivazione di mancanza di rispetto all’attuale amministrazione comunale di centrodestra” spiega il Comitato in una nota trasmessa da Carlo Menegatti. Una motivazione “data verbalmente durante la riunione della commissione elettorale, senza fare riferimento a particolari episodi particolari accaduti: semplicemente è stato riferito che i due presidenti non confermati non sono graditi all’amministrazione” spiega Menegatti stesso.

“Nella storia comunale – aggiungono – mai nessun sindaco e nessuna amministrazione comunale ha sostituito presidenti di seggio se non in caso di rinunce personali. È questo un ennesimo caso di autoritarismo e di mancanza di rispetto verso i cittadini che si impegnano nella tutela delle prerogative democratiche e per una corretta gestione dei poteri istituzionali”.

Per il Comitato, l’interruzione di uno status quo che perdurava verosimilmente da decenni è un fatto “molto grave nei confronti dei due interessati, che non hanno mai avuto contestazioni di nessun tipo e sono sempre stati fra i più solerti e precisi nelle loro funzioni: nasce perciò il sospetto che questa sia una vera e propria epurazione, non essendo essi allineati politicamente quantomeno con l’attuale maggioranza di centrodestra”.

Rincarando la dose, per il Comitato “questo fatto conferma la mentalità punitiva della maggioranza verso i cittadini laghesi che non la pensano come loro: in questo modo si confonde il ruolo istituzionale che deve essere di garanzia per tutta la comunità con quello politico di parte. Le elezioni regionali saranno impegnative da gestire nei seggi, fra preferenze, voti disgiunti, liste collegate, e avrebbero consigliato di non privarsi di due presidenti esperti, che avrebbero dato maggiori garanzie nello svolgimento del voto: la giudichiamo pertanto un’operazione dannosa e miope oltre che contraria al rispetto del proprio ruolo istituzionale”.

Sulla correttezza e sulla legalità della procedura non ha dubbi ‘tecnici’ il sindaco Cristian Bertarelli. “Checché se ne dica, non c’è nessuna motivazione politica: tutto si è svolto nel rispetto dei regolamenti e per quanto mi riguarda l’argomento è chiuso. Non comprendo il senso di una discussione in merito, che non sussiste. Come può garantire anche il segretario comunale noi non abbiamo sbagliato nulla”.

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